Cronaca

Casalmaggiore, bilancio preventivo
2023, razionalizzazione e investimenti

"Serviva reperire 500 mila euro, e 400 mila li abbiamo reperiti tagliando dove era possibile farlo, a partire dalle piccole spese ogni assessorato ha fatto la sua parte"

Non è stato un bilancio preventivo semplice da redigere quello del 2023 da parte dell’Amministrazione di Casalmaggiore. Sono tate le incognite legate ai prezzi di materie prime ed energia e tutti i costi dei servizi, grazie agli aumenti, sono aumentati. In trincea si direbbe – ci mettiamo sulla difensiva – e così è stato. Si è cercato, soprattutto per quel che riguarda le tariffe, di garantire la copertura dell’anno scorso e – per quel che riguarda la tassazione, di non incidere particolarmente, recuperando i fondi necessari da tagli alle spese. E’ stato, come hanno spiegato ieri in conferenza stampa il sindaco Filippo Bongiovanni e l’Assessore al bilancio Sara Manfredi, un lavoro meticoloso, fatto con i vari assessorati ed uffici, per tagliare più spese possibili. E così, dei 500 mila euro in più previsti, 400 mila euro saranno di tagli e 100 mila di aumento delle tariffe.

Chiariamolo subito, non era possibile fare altrimenti. Tanto per dare un dato, il costo legato all’energia degli ultimi 6 mesi è aumentato del 30% rispetto agli ultimi sei mesi del 2021. Tutti coperti dallo Stato, e per fortuna, che si spera continuino. Ma il bilancio preventivo non si fa dando per scontato qualcosa che scontato comunque non è. La nota positiva è che questi, grazie anche ai tanti bandi vinti, sono stati e i prossimi saranno anni di forti investimenti in opere pubbliche.

“Sono stati anni difficili quelli che abbiamo passato – ha ribadito il sindaco – però sono stati anche anni in cui tra Stato e Regione ci sono stati anche tanti contributi. Abbiamo avuto un aiuto vero, anche considerando i fondi del PNNR. Il 2023 si apre con incognite maggiori, legato al costo delle utenze e delle materie prime. E’ difficile fare dei conti. Il 30% in più dell’ultimo semestre è stato coperto dal Governo che ha promesso che anche per il 2023 qualcosa ci sarà, ma bisognerà valutare cosa, e quello non lo possiamo sapere in anticipo. I primi 3/4 mesi del 2023 saranno duri. Si pensi solo ad un semplice cantiere stradale, se prima ci costava una certa cifra adesso tra energia e materie ci viene a costare di più. Tutto è aumentato. E’ per questo che abbiamo dovuto rivedere tutto, tagliare dove potevamo tagliare ad esclusione naturalmente di servizi sociali e scuola”.

Per garantire i servizi qualcosa andava fatto. “Serviva reperire 500 mila euro, e 400 mila li abbiamo reperiti tagliando dove era possibile farlo, a partire dalle piccole spese ogni assessorato ha fatto la sua parte. Tanto per farvi un esempio, abbiamo recentemente chiuso due conti postali intestati al comune. Una spesa piccola se volete, ma tutto incide”. Tante spese piccole – non più necessarie – messe insieme fanno una cifra grande. E’ stato un lavoro certosino concertato anche con gli uffici e che, il 19, verrà illustrato anche ai sindacati. Altri 100 mila è stato necessario reperirli in altra maniera”.

“Partiamo – ha poi spiegato l’assessore al bilancio Sara Manfredi – col dire che Addizionale IRPEF, IMU e Cosap, oltre alle spese cimiteriali, sono rimaste invariate ma avevamo la necessità di parificare la copertura del 2021. Per questo abbiamo dovuto variare le tariffe. E’ stato un bel lavoro di squadra”. La copertura sui servizi è del 57% (più decimali), e con una variazione minima tale rimasta anche per il 2023. Questo ha significato un aumento seppur minimo delle tariffe, essendo aumentate le spese. Refezione scolastica, trasporto, prescuola, rette asilo nido (considerando che entro una certa soglia di reddito è un costo che le famiglie non pagano) ma anche noleggio strutture comunali e palestre.

INVESTIMENTI – La notizia positiva è che gli investimenti non si fermano. Ex Macello (4milioni 100mila euro), via Romani 28 (Case popolari, 638mila euro), Torrione (1milione 500mila euro), Santa Chiara (236mila euro), Gronda Nord (880mila euro, prima parte del lavoro terminata manca il tappetino che dovrà essere giocoforza fatto in primavera). E poi c’è il capitolo Palasport, 2milioni 850mila euro dalla Regione, 3milioni 115mila euro da un mutuo del credito sportivo. Proprio in questi giorni è arrivata la notizia che il comune si è aggiudicato il bando del credito sportivo che azzererà gli interessi sulla restituzione delle rate ventennali, “Un risparmio – ha spiegato il sindaco – che si aggira sul milione di euro”. Poi ci sono lavori legati a partecipazioni a bandi in cui i progetti comunali sono entrati in graduatoria anche se non finanziati. “Nel 2015 quando sono diventato sindaco il comune aveva 10 milioni di debito con i mutui. Oggi siamo a 5 milioni, e con i 3 del mutuo per il palazzetto arriveremo a superare di poco gli 8. Il comune dunque avrà ancora capacità di muoversi, anche se ogni altra spesa andrà attentamente valutata”.

Il consiglio comunale che discuterà e approverà il bilancio preventivo si riunirà il 28 dicembre,

N.C.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...