Cronaca

Viadana, commemorazione di Filippo
Merlino: é intensa la commozione

Nel corso della semplice ma solenne commemorazione, dopo il silenzio, la Preghiera del Carabiniere vi è stato un momento di raccoglimento che ha commosso profondamente tutti i partecipanti

Ieri mattina, in occasione della 14esima giornata del ricordo dei Caduti Militari e Civili nelle missioni internazionali per la pace, in concomitanza con la ricorrenza del 19° anniversario dell’eccidio di An-Nassiriya, nel cimitero comunale di Viadana è stato deposto un omaggio floreale sulla tomba del S.Ten. Filippo MERLINO, allora Comandante della locale Stazione Carabinieri, rimasto vittima, assieme ad altri commilitoni, nella strage più sanguinosa subita dalle Forze Armate italiane in terra irachena, a seguito dell’attentato terroristico del 12 novembre 2003, durante la missione di Pace, denominata “Antica Babilonia”.

Alla cerimonia erano presenti i familiari della vittima, il figlio Fabio, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Vincenzo Di Stefano, il Sindaco di Viadana Nicola Cavatorta ed i rappresentanti delle altre Forze di Polizia, il cappellano militare Don Lorenzo Cottali, il parroco di Viadana, don Antonio Censori, oltre ad una rappresentanza di militari della Compagnia di Viadana, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma della Provincia di Mantova.

Nel corso della semplice ma solenne commemorazione, dopo il silenzio, la Preghiera del Carabiniere vi è stato un momento di raccoglimento che ha commosso profondamente tutti i partecipanti.

Filippo Merlino

In serata Fabio Merlino ha voluto ricordare il papà. “Il 12 novembre 2003 ha per sempre cambiato le nostre vite, apparentemente sembrava un giorno come tanti altri, invece prima il fragore dell’esplosione, poi l’oblio del silenzio e tante ore ad aspettare un notizia positiva, ne bastava solo una ed invece passavano le ore senza sapere nulla fino alle 19.30 , quando arrivò la notizia che a causa delle ferite troppo grandi ti eri arreso sotto i ferri. Tanti in quei momenti , mi dissero tranquillo il tempo aiuta, no non è così, il tempo ti fa solo realizzare che un vuoto incolmabile anno dopo anno aumenta sempre di più. Anche quest’anno ho voluto essere presente al cimitero durante la commemorazione per sentirmi più vicino a te, ne avevo bisogno e vedere così tante persone a distanza di 19 anni renderti gli onori, mi ha fatto capire ancora una volta la fortuna che ho ad avere un padre eroe che ha saputo lasciare il proprio ricordo ed i propri valori a tante persone. Fiero di essere figlio di un eroe caduto tenendo fede al giuramento fatto. Mi manchi papà!

Tra le persone che lo hanno ricordato anche il presidente di ARCES Giuseppe Guarino: “Oggi l’Arces ha ricordato i morti di Nassiriya in particolare Filippo Merlino padre dell’amico Fabio. Conoscevo di persona Filippo, dopo tanti anni il suo ricordo è vivo e attuale. Impossibile come per i familiari come l’arma dei Carabinieri, come anche per noi dimenticare il suo sacrificio per il bene dell’umanità, valore immenso fino a perdere la propria vita. Oggi dovremmo tutti ricordarci dei Carabinieri uccisi a Nassiriya mentre erano in Missione per difendere la pace, la democrazia e la libertà. Mai come oggi sappiamo che valori che sembrano acquisiti, in realtà, possono essere messi in discussione, da un momento all’altro. Per questo il sacrificio dei nostri ragazzi assume una valenza ancora maggiore. Un sacrificio che non può e non deve andare perso. Grazie, non vi dimenticheremo“.

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