Casalmaggiore, Lions Club e AFM
uniti sulla prevenzione del diabete
Sono circa 422 milioni le persone che nel mondo soffrono di diabete mellito e 1,5 milioni i decessi direttamente attribuiti al diabete ogni anno. 56 milioni i malati in Europa
AFM Casalmaggiore e Lions ancora in campo per la prevenzione del diabete. Un’iniziativa che vede unirsi due realtà fortemente impegnate sul territorio e che, grazie all’impegno del past president Paolo Bini, medico, trova il suo naturale compimento in una mattina dedicata all’anamnesi e ad una serie di esami per le persone a rischio. A rischio sono tutti coloro che hanno compiuto i 45 anni di età, ancor più se con familiarità con la patologia, e ancor più se in sovrappeso o sedentarie. In media si calcola che una persona su 10 è soggetta, o sarà soggetta alla malattia diabetica e che prima la si individua, prima la si può curare senza che intervengano patologie collegate, spesso anche estremamente gravi. L’iniziativa è stata presentata ieri sera presso la sede de La Provincia, alla presenza di Roberto Asinari, Paolo Bini e Alberto Bernini (Lions) e del presidente di AFM Casalmaggiore Marco Ponticelli. Ma andiamo con ordine.
IL DIABETE – Sono circa 422 milioni le persone che nel mondo soffrono di diabete mellito e 1,5 milioni i decessi direttamente attribuiti al diabete ogni anno. 56 milioni i malati in Europa. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la prevalenza del diabete mellito è in costante aumento negli ultimi decenni. Cresce soprattutto il diabete tipo 2, che rappresenta circa il 90% dei casi, fortemente legato all’eccesso ponderale, a sua volta riferibile a iperalimentazione e a scarsa attività fisica ma anche alla struttura stessa della società. Il diabete tipo 1, invece, insorge, di solito, in giovane età e l’unico trattamento possibile è quello con insulina. Mentre il diabete di tipo 2 è, in parte, prevenibile modificando gli stili di vita dei soggetti a rischio, particolarmente per quel che riguarda la nutrizione e l’attività fisica, il diabete di tipo 1 può essere difficilmente prevenuto, in quanto sono ancora poco chiari i fattori di rischio che interagiscono con la predisposizione genetica scatenando la reazione autoimmunitaria. Nella Regione europea dell’OMS, quasi 56 milioni di persone convivono con il diabete. La prevalenza di questa malattia è in crescita in tutta la Regione, arrivando, in alcuni Stati, a tassi del 10-14%. Tale crescita, in parte dovuta all’invecchiamento generale della popolazione, è principalmente secondaria alla diffusione di condizioni a rischio, come sovrappeso e obesità, scorretta alimentazione, sedentarietà e diseguaglianze socio-economiche (diabete tipo 2). Nel 2021, in Europa, oltre 1,1 milioni di decessi sono stati causati dal diabete, che rappresenta la quarta causa di morte nell’Unione Europea. In Italia i dati di prevalenza del diabete derivano dal monitoraggio annuale dello stato di salute della popolazione condotto dall’ISTAT e dal sistema di sorveglianza PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), che raccoglie informazioni sugli stili di vita e sui fattori di rischio comportamentali della popolazione italiana adulta. I dati del sistema Passi rilevano la prevalenza del diabete tipo 2. Secondo i dati ISTAT 2020, la prevalenza del diabete diagnosticato in Italia è di circa il 5,9% (5,9% negli uomini, 5,9% nelle donne) pari a oltre 3,7 milioni di persone, con un trend in lento aumento negli ultimi anni. La prevalenza aumenta al crescere dell’età fino a un valore del 21% nelle persone con età uguale o superiore a 75 anni.
L’INIZIATIVA DI AFM E LIONS – Lunedì 14 novembre, dalle 8.30 alle 12.30, una equipe composta dal dottor Paolo Bini e da una farmacista nessa a disposizione da AFM sarà disponibile ad accogliere chiunque si presenti. Un questionario con alcuni datim per capire la possibilità dell’insorgenza del diabete, e uno screening di esami gratuiti (glicemia – il dato del glucosio nel sangue al momento – , emoglobina glicata – il valore medio del glucosio nel sangue degli ultimi tre mesi -, pressione arteriosa e circonferenza vita. Il consiglio e la raccomandazione è quella di presentarsi a digiuno. E’ inutile presentarsi se si è già diabetici, come pressoché inutile farlo al di sotto dei 45 anni.
MARCO PONTICELLI – “Dopo l’esperienza positiva dell’anno scorso, abbiamo deciso, insieme ai Lions, di riproporre questa iniziativa che consideriamo importante. Devo ringraziare il dottor Paolo Bini a cui affiancheremo una farmacista e metteremo a disposizione gratuitamente gli esami che facciamo direttamente in farmacia”.
PAOLO BINI – “In questi frangenti di crisi della sanità pubblica, con la carenza di medici e le difficoltà della sanità territoriale, devo ringraziare AFM e le farmacie, che si sono messe a disposizione per ovviare alle carenze e dare una mano, facendosi carico di esami a costi accessibili. Il diabete è un problema per tanti, e tanti non sanno di esserne colpiti o esserne predisposti. Importante tenere sotto controllo la massa corporea, mantenere stili di vita salutari, consumare frutta, verdura e fibre, fare esercizio fisico. Lo screening servirà oltre che per gli esami, per valutare i fattori di rischio”.
ALBERTO BERNINI – “I Lions nascono occupandosi soprattutto dei problemi di vista, e molti sforzi dal principio vengono finalizzati in quel settore. Gli screening visivi fanno da sempre parte dei service dei Lions, e negli ultimi anni è aumentata l’attenzione anche al diabete, visto che peraltro una delle complicanze del diabete è proprio legata alla vista. La speranza è che questo possa divenire un programma annuale”.
ROBERTO ASINARI – “Ringrazio per la sensibilità il presidente di AFM Marco Ponticelli. Il 14 novenbre non è una data casuale. Il 14 novembre in tutto il mondo si celebra il World Diabetes Day (per celebrare l’anniversario della nascita di Frederick Banting, al quale viene attribuita la scoperta dell’insulina insieme a Charles Best, ndr). Il diabete è una malattia molto importante e sottovalutata. Il mondo Lions ha l’obbligo di divulgare sfide mondiali. In altri paesi la sensibilità sulla prevenzione per quel che riguarda il diabete è più sviluppata. Io devo ringraziare anche il dottor Paolo Bini per la sensibilità dimostrata”.
Nazzareno Condina