Cronaca

Vicobello, sciopero della DAD: più dei
lavori, nodo sembra il servizio mensa

La situazione è ingarbugliata e ancora in fieri, tra tematiche che si sono sovrapposte e dinamiche ancora da chiarire: si cerca una mediazione tra le parti per arrivare al momento effettivo del via ai lavori con una soluzione che accontenti tutti. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

I genitori sono pronti allo “sciopero della DAD”, ossia della Didattica a Distanza, alla scuola elementare di Vicobellignano. Una forma di protesta che qualcuno ha collegato ai lavori che dovranno essere eseguiti al plesso scolastico, ma che in realtà si legherebbero a una problematica diversa, ossia l’impossibilità (o meglio la mancata concessione) della cosiddetta seconda merenda per i ragazzi della scuola che devono rientrare in classe il martedì e il giovedì pomeriggio. Per il momento lo sciopero è di soli quattro giorni, questo martedì e questo giovedì e il martedì e il giovedì della prossima settimana, dato che poi dal 7 novembre dovrà esservi un aggiornamento su diverse questioni (ammesso che non arrivi prima).

Ma le ultime riunioni, realizzate proprio con lo strumento telematico tra scuola, genitori e amministrazione, sono state parecchio calde. Il comune, dal canto suo, rimarca un dato di fatto: i lavori alla scuola di Vicobellignano erano stato decisi da tempo, tanto è vero che erano già stati annunciati nel 2019, in quanto inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche 2020-2022 (e qui, oggettivamente, carta canta). Dunque non una novità, anche perché vanno sistemate crepe che si sono formate addirittura col sisma del 2012 ma sono poi state stabilizzate: al momento non costituiscono un pericolo ma coi fondi stanziati è giunto intervenire.

Lavori previsti, dunque, ma quello che alcuni genitori lamentano è il fatto che non sia stata predisposta per tempo una soluzione alternativa, ossia una sorta di piano-b: si sa però che molto probabilmente dal 7 novembre (data ancora incerta) lo spostamento avverrà nel plesso della scuola media Diotti, dove verranno ricavati spazi per i ragazzi di Vicobellignano.

E allora il problema più pressante sembra essere diventato un altro. Ossia la negazione di quello che i genitori considerano un diritto per chi torna a scuola al pomeriggio due volte al settimana, la cosiddetta seconda merenda (o il cosiddetto “cestino”). Che a Vicobellignano c’è sempre stato, ma in queste settimane è stato messo in discussione, così come non è stato più garantito il servizio mensa a pranzo.

In buona sostanza è stato chiesto ai genitori di tornare a prendere i figli dopo le ore mattutine, per restare poi a casa e seguire le lezioni pomeridiane in DAD. Da qui la decisione di fare sciopero della Didattica a Distanza, per protesta, chiedendo o di ripristinare il servizio mensa e la seconda merenda, oppure di reinserire il sabato mattina, come già avveniva ai tempi del Covid, al posto dei due pomeriggi.

Alcuni dei genitori lamentano il fatto che nei due pomeriggi in cui i bambini dovranno stare a casa a seguire la DAD qualcuno dovrà essere lì con loro e per chi lavora questo è un vero problema. Un problema che porterà le famiglie a doversi riorganizzare. Le istituzioni, come spiegano, avrebbero dovuto pensarci prima perché di tempo ne hanno avuto per farlo.

La situazione è ingarbugliata e ancora in fieri, tra tematiche che si sono sovrapposte e dinamiche ancora da chiarire: si cerca una mediazione tra le parti per arrivare al momento effettivo del via ai lavori con una soluzione che accontenti tutti.

G.G.

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