Centro Diurno Integrato Fiorella
visita al Santuario della Fontana
Il personale del CDI riferisce che: “Durante questa giornata gli utenti si sono sentiti accolti, e per diversi giorni hanno desiderato raccontare l’esperienza”
E’ passato un anno dalla riapertura del Centro Diurno Integrato Fiorella, avvenuta l’11 ottobre 2021 e la Fondazione Conte Carlo Busi si prepara a festeggiare la ricorrenza con un evento programmato per sabato 22 ottobre, alle ore 15,00 presso la sede di via Romani: sarà un’occasione di incontro fra l’Amministrazione e le famiglie, in cui non mancheranno momenti di convivialità.
Il Centro Diurno Integrato Fiorella conta attualmente un’utenza di 16 ospiti e mentre fervono i preparativi per festeggiare l’anniversario, non mancano le iniziative di tipo ricreativo, come quella organizzata lo scorso 29 settembre durante la quale gli utenti, accompagnati dal personale, sono stati protagonisti di una gita fuori porta presso il Santuario della Madonna della Fontana di Casalmaggiore.
Ad accoglierli hanno trovato un Frate Cappuccino che ha raccontato loro gli eventi che hanno portato alla costruzione del Santuario, dopo aver celebrato con loro un breve momento di raccoglimento e preghiera. In seguito, supportati dalle spiegazioni del Frate, i partecipanti alla gita hanno svolto una breve visita guidata all’interno del santuario con la descrizione dei vari affreschi che lo abbelliscono.
Successivamente il religioso ha accompagnato i nostri utenti a visitare il roseto esterno, dove essi hanno potuto vedere la statua di Padre Pio e la statua del Cristo Redentore: qui si sono riuniti per ammirare la statua dedicata alla Madonna della Fontana.
Infine, sempre accompagnati dal fratello, i nostri utenti si sono fermati al bar del Santuario per sorseggiare un buon caffè e durante questo momento di riposo hanno potuto ascoltare i racconti di alcune esperienze miracolose avvenute nell’ultimo periodo.
Il personale del CDI riferisce che: “Durante questa giornata gli utenti si sono sentiti accolti, e per diversi giorni hanno desiderato raccontare l’esperienza”.
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