Casalmaggiore, inaugurata
alla Diotti la serra idroponica
La realizzazione all'interno del plesso scolastico di questa serra ha l'ambizione e la speranza di sensibilizzare, attraverso un sistema innovativo quale è, i ragazzi al rispetto dell'ambiente in quanto bene insostituibile per una buona qualità di vita. GUARDA LA FOTOGALLERY E IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Sabato 8 ottobre, presso la scuola Media Diotti, alla presenza della dirigente Cinzia Dall’Asta, del Sindaco Filippo Bongiovanni, dell’architetto e docente Silvia Tei e del presidente del consiglio di Istituto Massimo Poli, è stata inaugurata la serra idroponica che ha preso vita grazie al Programma Operativo Nazionale (PON) EduGreen per la realizzazione di ambienti e laboratori, volti all’educazione e alla formazione della transizione ecologica, a cui la Media Diotti ha partecipato. Per la costruzione della struttura è stata incaricata la ditta Hydroinvent di Gallarate, già operativa sul territorio, che ha creato la struttura affiancata dall’architetto Silvia Tei professionista nella riqualificazione e progettazione di aree verdi.
La dirigente Cinzia Dall’Asta ha spiegato che l’attenzione all’ambiente è un tema caro alla scuola, che opera anche sul territorio attraverso collaborazioni col comitato Slow Town, Santa Federici, Scuola di Vicobellignano, ne è esempio l’operato ultimamente svolto per la cura del Parco Italia. La realizzazione all’interno del plesso scolastico di questa serra ha l’ambizione e la speranza di sensibilizzare, attraverso un sistema innovativo quale è, i ragazzi al rispetto dell’ambiente in quanto bene insostituibile per una buona qualità di vita. Si punta a una continuità, al lasciare in eredità ai tanti studenti che passeranno, uno strumento che li metta in contatto con l’importanza di occuparsi del benessere dell’ambiente.
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Il Sindaco Bongiovanni ha a sua volta sottolineato l’importanza di insegnare alle generazioni di oggi e di domani, a prendersi cura dell’ambiente, concetto che deve essere accolto anche dalle famiglie e non solo dai giovani. Il Sindaco ha quindi espresso la speranza che la serra venga portata avanti dagli studenti che si susseguiranno con lo stesso entusiasmo speso nella sua realizzazione. Bongiovanni si è poi mostrato curioso di conoscerne il funzionamento nel dettaglio a cui ha risposto l’architetto e docente Silvia Tei, supervisore e consulente del progetto
Cos’è una serra idroponica? Si tratta di una coltivazione che avviene senza l’impiego di suolo e terra sostituiti da un substrato inerte come argilla espansa, zeolite o fibra di cocco al cui interno le piante sviluppano le loro radici. Il tutto è alimentato daun generatore, una pompa, un serbatoio di acqua, un serbatoio nido che contiene le sostanze nutritive e una rete di canaline dove le piante vengono poste e attraverso cui passa l’acqua per irrigarle. Questo sistema ha in sé parecchi vantaggi:
- oltre ad essere ornamentale si ha risparmio d’acqua in quanto passando attraverso un circuito chiuso alimentato da una pompa, viene recuperata e riutilizzata
- la pianta cresce sana, meglio e più velocemente perché non deve cercare le sostanze nutritive nel terreno quindi può usare tutte le energie per crescere rigogliosa
- Non viene usato nessun tipo di pesticida
- Non ci sono rischi di parassiti, malattie ed erbe impestanti
- Adatta a più tipologie di coltura
- Il funzionamento della serra può essere costantemente tenuto sotto controllo tramite un’applicazione scaricabile sullo smartphone
Le piante scelte per la prima installazione sono al tempo stesso ornamentali e purificatrici dell’aria ma la dirigente Dall’Asta e l’architetto Tei non escludono in futuro di passare a piante mellifere, aromatiche e\o ad ortaggi.
Una bella scaffalatura verde visibile di sera anche dalla strada grazie ai led che rimarranno accessi solo poche ore dopo il tramonto, per garantire il risparmio energetico, giusto quel poco per far si che tutti, passando, ne possano godere, poi la luce naturale, che nella hall della scuola non manca, farà la sua parte.
Cinzia Dall’Asta ringrazia l’amministrazione comunale per aver prestato la mano d’opera di alcuni persone specializzate, la ditta Hydroinvent per la realizzazione della struttura, l’architetto e docente Silvia Tei per la preziosa consulenza.
Giovanna Anversa (foto e video Alessandro Osti)