Palazzo Abaziale tesoro riscoperto:
il 15-16 sarà nel calendario FAI
Durante la visita sarà possibile accedere eccezionalmente anche alla bellissima biblioteca che custodisce testi antichi e rari in armadiature settecentesche.
Il weekend del 15 e 16 ottobre 2022 tornano le Giornate FAI d’Autunno per raccontare alcuni luoghi poco noti ma di grande importanza storico-artistica sia a Cremona che in provincia. Dopo un lungo intervento di recupero, si potranno visitare i saloni del Palazzo Abbaziale di Casalmaggiore, che sveleranno al pubblico gli inediti affreschi rinvenuti in occasione degli ultimi restauri, e la preziosa biblioteca, che custodisce testi antichi e rari.
PALAZZO ABBAZIALE
Casalmaggiore, Piazza Mons. Marini, 1
SAB: h 10-18 (ultimo ingresso h 17:40) – DOM: h 10-18 (ultimo ingresso h 17:40)
Le visite hanno una durata di 40 minuti circa con partenza ogni 20 minuti. Accesso senza prenotazione.
Le Giornate FAI di Autunno sono la manifestazione di punta del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, che apre le porte di numerosi luoghi poco conosciuti per stimolare la collettività alla conoscenza del patrimonio culturale italiano (e della sua fragilità) e, attraverso la raccolta fondi, per chiedere il supporto di tutti in modo da proseguire la costante attività di tutela e valorizzazione che, dal 1975, ha consentito alla Fondazione di sottrarre al degrado luoghi importantissimi come il Giardino della Kolymbethra ad Agrigento o il Bosco di San Francesco ad Assisi, consentendone la pubblica fruizione. Per questa ragione ai partecipanti verrà suggerito un contributo di partecipazione a partire da € 3,00 e sarà possibile iscriversi al FAI in loco.
Palazzo Abbaziale, Casalmaggiore
Il Palazzo Abbaziale, costruito sul fianco destro del duomo della città di Casalmaggiore, fu voluto da don Vermondo Fantini ed edificato a partire dal XVIII secolo. L’edificio fungeva da abitazione dell’arciprete, poi abate, e da sede di rappresentanza che ha ospitato cardinali, vescovi e personaggi di spicco di passaggio a Casalmaggiore. Del maestoso palazzo restano però sconosciuti i nomi del progettista e delle maestranze che lavorarono all’interno del cantiere e che si occuparono dell’apparato decorativo. Superato il cortile d’onore, un monumentale scalone a due rampe decorato conduce agli appartamenti di rappresentanza del primo piano.
La galleria, oggi divisa in 3 ambienti distinti, fungeva da spazio distributivo per i saloni passanti, che terminavano con la maestosa sala rossa. In questa stanza una finta tappezzeria rossa damascata fa da sfondo alle statue dipinte di Giustizia e Temperanza che incorniciavano l’ingresso, oggi murato, dell’alcova con la “Gloria della Vergine”. Accanto a questo ambiente il recente recupero ha restituito una preziosa decorazione pittorica dove elementi ornamentali si alternano a tondi con busti forse identificabili con i grandi poeti della cultura greco-romana. Durante la visita sarà possibile accedere eccezionalmente anche alla bellissima biblioteca che custodisce testi antichi e rari in armadiature settecentesche.
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