Cronaca

Treni, Balotta (EU): "Già fermi
in officina i nuovi Colleoni"

I primi 4 nuovi treni consegnati sono dunque fermi in deposito a Cremona e non si sa quando potranno essere utilizzati. Di conseguenza il piano di rottamazione dei vecchi ALN 668 è stato fermato. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Il nuovo treno “Colleoni” entrato in esercizio sulla Brescia-Parma il 12 settembre scorso – annunciato in pompa magna dall’assessore regionale ai Trasporti Claudia Terzi a ridosso dalle elezioni – è già fermo in officina a Cremona.

“Il convoglio – spiega Dario Balotta – che costa 7 milioni di euro, prodotto dal costruttore di treni svizzero Stadler avrebbe il software di bordo che presenta seri problemi di funzionamento, il che provocherebbe un aumento dei tempi di percorrenza, già lunghissimi, di 17 minuti.

Non solo, salterebbe anche la programmata gestione del treno con un un solo macchinista a bordo. I nuovi convogli avrebbero dovuto percorrere con 6 corse al giorno una linea disastrata e attualmente gestita con treni di 50 anni fa.

Il guasto dimostra che la fretta di metterli in circolazione prima delle elezioni ha impedito di testarli a dovere e di diagnosticare eventuali anomalie.

I primi 4 nuovi treni consegnati sono dunque fermi in deposito a Cremona e non si sa quando potranno essere utilizzati. Di conseguenza il piano di rottamazione dei vecchi ALN 668 è stato fermato. Un film già visto per l’inefficiente azienda ferroviaria lombarda, che già altre volte ha voluto precorrere i tempi finendo per rallentare l’ingresso dei nuovi treni per i pendolari come i TAF o i TSR.

Questi convogli, grazie alle batterie e alla trazione diesel-elettrica, possono entrare e uscire dalle stazioni con emissioni ridotte: peccato che in questa fase le batterie di trazione (elettriche) siano state escluse e funzioni solo la trazione diesel. Trenord continua a stupire in negativo: dopo l’inspiegabile chiusura estiva del Passante di Milano ora il ritardo anche nella messa in servizio dei treni nuovi.

Disservizi, ritardi, soppressioni di treni e scioperi (il quindicesimo in un anno è programmato per l’8 ottobre prossimo) rendono incredibile che esista una azienda così inefficiente in un servizio pubblico strategico per la sostenibilità ambientale”.

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