Approfondimenti

Equilibrio in età scolare: stimolarlo
scientificamente grazie alla danza

Studio Effettuato per il San Raffaele dalla Dottoressa Elena Morini grazie alla partecipazione di Nilla Barbieri e delle sue allieve

Mesi fa, mi fu chiesto di effettuare una ricerca sul campo riguardante l’approccio alla salute in età scolare, ovvero uno studio con la partecipazione diretta delle persone. Quale miglior binomio unire la mia più grande passione (la danza) con uno studio attivo sull’equilibrio?

Tra le Capacità Motorie coordinative che determinano il nostro approccio alla vita e in particolare migliorano la prestazione fisica, ho scelto di dedicare la mia dissertazione all’equilibrio, il quale, secondo Martin 1991 può essere stimolato, rafforzato e sviluppato maggiormente tra i 7 e 15 anni. Il mio studio in vivo esce dagli schemi e mette in scena un passo a due tra l’equilibrio e la Danza.

La Danza è impersonificata e trova la sua più grande espressione e bellezza nei grandi Etoile, ma se ci ascoltiamo bene è anche dentro in ognuno di noi. Quando ascoltiamo un brano musicale che ci piace dall’Ave Maria di Shubert, Patience dei Guns N’ Roses a Baby Shark (i genitori capiranno …) ognuno di noi si ritrova a muovere il proprio corpo ad occhi chiusi o aperti a ritmo di musica divertendosi, sentendosi bene e allo stesso tempo lavorando sul proprio equilibrio… ecco da qui parte il mio studio.

L’Equilibrio è la capacità di vincere un disequilibrio contrastando la forza di gravità. Nel corpo umano l’equilibrio permette, attraverso aggiustamenti riflessi, automatizzati o volontari, derivanti da esperienze ormai fissate, di mantenere una posizione statica o di eseguire un movimento senza cadere, anticipando o reagendo prontamente a possibili fattori di squilibrio.

La capacità di equilibrio viene sollecitata progressivamente dalla nascita in poi, e il neonato, facendo esperienza in prima persona, si approccia al movimento e all’equilibrio, attraverso feed back positivi ma soprattutto negativi. Le esperienze di vita ci insegnano a controllare progressivamente gli equilibri dei segmenti corporei, correggendo e adattando il proprio progetto per renderlo stabile nel tempo sulla base di informazioni provenienti da stimoli propriocettivi ed esterocettivi, dalla memoria e dal proprio vissuto motorio.

Proprio per queste esperienze, trovo le classi di danza un luogo salutare e bilanciato, oserei dire di omeostasi per il nostro benessere, dove stimolare in modo conscio e inconscio la nostra capacità all’equilibrio. Questa permette all’allievo di conoscere il proprio corpo sia in stato di quiete che di movimento e, attraverso movimenti ludici, racconti favolistici, per imitazione di andature riconducibili agli animali, con o senza l’ausilio di musica e/o oggetti (sbarra), di sperimentare nello spazio sia singolarmente che a coppia il proprio equilibrio. Partendo dalla classe Gioco Danza, un primo esempio è il gioco a piedi nudi sia in posizione statica che in movimento su superfici diverse, muovendosi in stazione eretta e spostando il baricentro dal basso verso l’alto e viceversa sperimentando diversi appoggi plantari, passando dal tallone alle punte, permettendo così di apprendere questa capacità di equilibrio in diverse modalità lasciando feed back non solo sensoriali tattili, visivi, uditivi ma anche emozionali.

Prendendo in esame le condizioni fondamentali per l’equilibrio abbiamo: apparato vestibolare, senso propriocettivo, visivo, tattile, cinestesico, la base di appoggio, e il baricentro, ci accorgiamo che la danza in modo semplice salutare e divertente risponde perfettamente alle condizioni ottimali per sviluppare e consolidare il nostro equilibrio.

Nilla Barbieri con la partecipazione straordinaria e meravigliosa di un gruppo di bambine tra i 7 e i 9 anni hanno partecipato al mio studio, rendendo entusiasmante la mia ricerca e apportando una rilevanza scientifica di come in età scolare la danza possa essere in entrambi i sessi un ottimo punto di partenza e sviluppo del nostro CORE ed EQUILIBRIO.

Durante la lezione, che si svolge indicativamente in un ora, si è seguito uno schema ben preciso e graduale di riscaldamento dei vari segmenti corporei e quindi di stimolazione mirata in varie proposte dell’equilibrio. La lezione è stata suddivisa in 4 fasi, centro sala con riscaldamento con l’ausilio ed anche senza della sbarra, diagonali, coreografia e stretching/rilassamento. Ogni fase era propedeutica per la successiva, dal rinforzo piedi/caviglie, gemelli e quadricipiti, CORE, schiena e braccia puntando non solo alla stimolazione ma anche all’allungamento.

Questo è un cardine fondamentale, in quanto i bambini durante il corso della vita, attraversano ripetutamente delle fasi di TURGOR e PROCERITAS ovvero stabilizzazione e allungamento dei segmenti corporei.
La studio della danza segue armonicamente queste fasi supportando i vari cambiamenti che il corpo naturalmente subisce durante la fase di crescita e bilancia le predisposizioni fisiche anche nella fase di sviluppo ormonale.

La danza è un mezzo per ottenere consapevolezza del proprio corpo e del partner o del gruppo in relazione allo spazio, e creare quello che si chiama la propriocezione. La propriocezione consente di mantenere l’equilibrio evitando cadute, non solo mentre si danza, ma anche nel quotidiano, promuovendo una maggiore stabilità anche nel futuro con l’avanzare dell’età. La propriocezione è quindi la capacità del sistema nervoso centrale di percepire la posizione, la postura, la contrazione e il rilascio muscolare, il movimento valutato nella sua ampiezza, dinamicità e ritmo in relazione allo spazio anche escludendo l’apparato visivo. La propriocezione assume il ruolo di protagonista della scena nel binomio equilibrio/movimento.

Le strategie di miglioramento, che possono essere attivate attraverso situazioni motorie, sono attuabili attraverso i seguenti modi visti singolarmente o abbinati tra di loro e la danza li abbraccia tutti quanti: riduzione delle parti del corpo che appoggiano, oppure riduzione della superficie su cui il corpo poggia, instabilità e/o elevazione della base di appoggio, variazione volontaria nell’allineamento dei segmenti corporei, preclusione dell’uso della vista.

Nella vita di tutti i giorni e, in particolar modo, durante l’attività sportiva andiamo in contro a quattro tipi di equilibrio: Equilibrio Statico, Equilibrio Dinamico, Equilibrio Statico-Dinamico, Equilibrio di Volo, (ovvero la ricerca di equilibrio e un controllo posturale durante una fase aerea). La danza mette in gioco tutti e 4 gli equilibri e coopera al meglio con l’analizzatore vestibolare, ottico e cinestesico affiche questo possa sensibilizzare maggiormente il nostro apprendimento per feed-back, favorendo l’aggiustamento posturale che è una condizione primaria per il controllo del corpo in relazione alle successive fasi di arrivo e di appoggio.

Alla base dell’apprendimento c’è il processo mentale (rimane nella memoria), si ricorda e si apprende non solo perché si è “visto fare” un movimento, ma perché viene ripetuto un certo numero di volte, sfruttando anche la componente emozionale del gruppo, insegnate e della musica. Sarebbe bello poter fare delle “classi di danza” durante le ore di Educazione Fisica a scuola, il mondo scolastico si aprirebbe a nuovi concetti salutari armonici e divertenti di Equilibrio e ogni bambino ne trarrebbe giovamento senza la preclusione di questo sport, si perché di sport si tratta, dovuto a stereotipi o mancanza di conoscenza della materia. Non tutti amano Cooper o il volano, il calcio la pallavolo, o la pertica il quadro svedese o la cavallina, eppure l’educazione fisica scolastica li propone. Perché quindi non proponiamo anche alcune lezioni di danza fatte da insegnanti di danza preparate almeno nella scuola primaria e secondaria di primo grado?

Vorrei concludere ricordando che vi sono delle rimostranze scientifiche che un disagio emotivo possa ripercuotersi in un disequilibrio posturale, e questa relazione potrebbe essere vera anche il contrario. Proseguendo in questa dinamica di equilibrio psicofisico, potremmo valutare le ripercussioni anche nel rapporto di noi stessi verso il mondo esterno, e se fosse vera l’equazione EQULIBRIO PSICO-FISICO= EQUILIBRIO SOCIALE quanto beneficio potremmo trarre da semplici esercizi magari accompagnati dalla musica?

Elena Morini

Si Ringrazia Dimensione Danza A.S.D di Nilla Barbieri, corsi di Danza Classica e Moderna per tutte le età. Sedi : Casalmaggiore – Viadana – San Martino del Lago – Rivarolo Mantovano – Motta Baluffi. Info Nilla 392-9326800

Nilla Barbieri e la dottoressa Elena Morini

 

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