Cammino di Santa Giulia: Esther
Marchlewitz a Cividale Mantovano
Esther Marchlewitz lo scorso 29 Agosto è partita da Livorno e sta camminando a piedi verso Brescia, lungo il pellegrinaggio che collega i luoghi dedicati alla martire per arrivare, il prossimo 29 Settembre davanti alle spoglie della Santa a Brescia, presso la chiesa del Villaggio Prealpino

Il Cammino di Santa Giulia ETS è un itinerario storico, naturalistico e spirituale evocativo di un fatto storico, la traslazione del corpus Sanctae Iuliae, voluta dagli ultimi regnanti longobardi Desiderio e Ansa (756-774 d.C.) nel 762 d.C. Un itinerario interregionale che si sovrappone alle realtà escursionistiche e sentieristiche preesistenti, attraversando la Toscana, L’Emilia Romagna e la Lombardia. Ripercorre gli scenari della traslazione longobarda collegando Livorno a Brescia lungo 15 luoghi storici, caratterizzati dalle chiese, dalle Pievi e dalle edicole vocative, dedicate al culto e alla devozione di Santa Giulia.
Esther Marchlewitz lo scorso 29 Agosto è partita da Livorno e sta camminando a piedi verso Brescia, lungo il pellegrinaggio che collega i luoghi dedicati alla martire per arrivare, il prossimo 29 Settembre davanti alle spoglie della Santa a Brescia, presso la chiesa del Villaggio Prealpino. È una donna, è Svizzera Tedesca ed è un Pastore Protestante, si è presa così un proprio momento sabbatico di riflessione interiore per mezzo di un cammino di fede.
Santa Giulia è una figura antica che viene dal mare che unisce e non divide le varie diramazioni Cristiane, infatti, il culto e la memoria sono tutt’oggi venerati anche nei Cattolici di rito orientale, ma anche negli Ortodossi dei diversi patriarcati. L’insolito è che avvicini anche i Protestanti, alla domanda fatta ad Esther come mai abbia deciso di camminare su un cammino dedicato ad una fanciulla Santa Martire, mi ha risposto che è rimasta colpita della figura di Giulia che contrappone la fragilità esteriore alla forza, al coraggio e la tenacia interiore data dalla fede.
Ebbene la storia del martirio ha aperto il cuore ad Esther tanto da donarli la forza e la determinazione per affrontare un viaggio di 470 km in solitaria. La chiave di tutto forse sta proprio in queste parole, una donna martire e crocifissa che per non rinnegare la propria fede e il proprio credo, ci dona oggi una forza, un coraggio e una volontà che sfidano il tempo e i secoli e che ci possono aiutare oggi ad affrontare tutte le diverse tempeste che attualità ci presenta.
La traslazione del 762 è la prima informazione storicamente verificabile, ma dal testo agiografico che racconta il martirio, fu composto probabilmente nel VII secolo, narra che Giulia giovane Cristiana cadde in disgrazia alla caduta di Cartagine sicuramente a seguito della conquista vandalica del Nord Africa (429 -439 d.C), venduta alla sorte di un pagano di nome Eusebio e imbarcata per una navigazione verso la Gallia (Francia).
Costeggiando Capo Corso (Corsica), tutto l’equipaggio sbarcò a Nonza, in modo da prendere parte ad un banchetto per l’immolazione di un toro agli dei, Giulia rimase a bordo raccolta in preghiera. Felice informato della presenza della giovane Cristiana, ordinò di prelevare la fanciulla dall’imbarcazione e portatagli dinnanzi la persuase ad abdicare la sua fede, al continuo rifiuto, Giulia venne da prima torturata e successivamente crocefissa. Degli angeli in sogno annunciarono il martirio a dei monaci che vivevano nell’isola della Gorgona, si precipitano così in navigazione a Nonza per deporre dalla croce il corpo e riportalo nella loro isola per la sepoltura, il 22 maggio, giorno in cui ancora oggi viene festeggiata la santa. Buon Cammino a tutti.
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