Cronaca

Andrea Devicenzi, ecco il trailer
del film sull'esperienza islandese

Lo aveva promesso al suo ritorno dall'Islanda: un libro, una mostra fotografica con i suoi scatti e un film da quella esperienza. GUARDA IL TRAILER E IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

A guardare il trailer del docufilm – La mia Islanda su di un pedale – dell’esperienza di Andrea Devicenzi in Islanda, non si può che rimanere con la voglia di gustarselo tutto. Perché davvero, la qualità, e il taglio che l’iron man di Martignana di Po con il suo gruppo di lavoro (Andrea Baglio soprattutto) sono unici. Ci sarà la natura di quella splendida terra di vichinghi e vulcani, ma ci sarà anche l’uomo e la sua sfida con se stesso. Un’opera che verrà poi proposta, appena finita, alle reti nazionali e poi portato negli incontri che il campione del casalasco farà nella sua veste di motivatore e formatore.

La sua sfida – vinta non senza difficoltà e con un enorme spirito di adattamento e di cambio al volo dei programmi – servirà certamente da monito ad aziende e scuole: le sfide ci sono, non tutto va sempre come vorremmo, ma nella vita bisogna avere il coraggio di provarci, lo spirito di imparare dalle difficoltà e la capacità di cambiare le carte sul tavolo, anche all’ultimo istante in vista del risultato finale. Tutte doti che Andrea ha mostrato di avere, e in questa occasione ancor più che in altre.

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Lo aveva promesso al suo ritorno dall’Islanda: un libro, una mostra fotografica con i suoi scatti e un film da quella esperienza. Il libro è in fase di elaborazione e la difficoltà sarà principalmente quella di scegliere il materiale fotografico tra le migliaia di scatti a disposizione. Stesso compito titanico per le foto legate alla mostra che dovrebbe partire dal Piemonte, probabilmente ad ottobre, per poi andare in ogni luogo in cui ve ne sarà richiesta. Infine il film: c’è il trailer ed è imbastito, ed anche se Andrea è un perfezionista capace di cambiare una parte e sempre alla ricerca di un senso compiuto a quello che fa, la fine dovrebbe comunque non essere troppo lontana.

Il docufilm non verrà reso fruibile (sulle piattaforme web) almeno per un anno. A chi lo vorrà vedere non resterà che recarsi in uno degli appuntamenti in cui sarà proiettato. Appena terminato il film saranno poi stabilite le date e sicuramente ce ne saranno aperte al pubblico anche nell’area Oglio Po. La prima visione dovrebbe essere comunque al Consorzio del Pomodoro, per i soci. Il Consorzio è stato uno dei main sponsor del viaggio, ci ha creduto dall’inizio. Gente padana, abituata alla fatica del coltivar la terra, abituata alle difficoltà e capace di fare tesoro di ogni esperienza. Gente, gli agricoltori del pomodoro che fanno capo al Consorzio, in grado di comprendere bene coraggio, forza e fatica. Proprio per onorare quello spirito che accomuna gli agricoltori ed Andrea, una prima visione meritata.

(PS: nel trailer siamo citati anche noi come OglioPoNews, accanto a testate nazionali come il Corriere della Sera, la Gazzetta dello Sport, il Messaggero e i giornali nazionali islandesi. Ne abbiamo seguito il viaggio, anche se a distanza. Il viaggio di un ragazzo che abbiamo visto crescere e riemergere da un incidente che avrebbe spaccato e travolto chiunque. Anche per noi Andrea, oltre che Re d’Islanda, è simbolo di coraggio e spirito. Il monito a provarci sempre perché, come dice lui, nessuna sfida è impossibile. E’ stato un onore per noi)

N.C.

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