Casalmaggiore, vandali in azione in
stazione: il degrado non si ferma più
I danni, anche questa volta, non sono ingenti, ma resta forte l'impressione dell'abbandono, del degrado e del disinteresse per tutta l'area, ivi compresa quella dell'ex scalo merci dove tra spazzatura e vetri rotti c'è davvero l'imbarazzo della scelta
Di notte l’area attorno alla stazione non è sicura. Lo dicono i residenti, quelli che vi abitano in prossimità, lo denunciano da un po’ e in passato abbiamo già raccolto le loro lamentele. Nessun presidio, nessun tipo di controllo se non quello sporadico delle forze dell’ordine che passano e poi se ne vanno. E la stazione è diventata il ritrovo di bande, quasi tutti minori, alla ricerca di emozioni forti. E spesso protagonisti di atti vandalici. Era successo il 13 agosto scorso, quando armati di un grosso sasso avevano mandato in frantumi il vetro della sala d’aspetto, quello che dà verso la strada ed una volta dentro avevano provocato altri danni. Ed è successo nella notte tra sabato e domenica. Stesse modalità, e questa volta a farne le spese è stato il vetro dei bagni, che hanno l’accesso direttamente dal primo binario. A terra restano ancora i sassi utilizzati, prelevati dai binari e all’interno del locale (chiuso e sporco da tempo) il vetro antisfondamento completamente in frantumi a terra. Pochi metri più in là, vicino alla panchina, i resti di un bivacco a base di birra e bevande energetiche. La stazione, di notte, viene automaticamente chiusa ma, non più presidiata da quando l’ultimo ferroviere è stato sfrattato dall’abitazione che vi sorgeva sopra, è facile preda delle bande che circolano in città. Questa volta, col vetro della sala d’aspetto in frantumi da otto giorni e non ancora sostituito, non hanno fatto fatica ad introdursi all’interno. L’area della stazione è peraltro sempre più preda del degrado e lo è ancor di più in questi mesi, da quando il traffico dei mezzi è stato sostituito dai pulmann di linea per i lavori sulla Parma Brescia. I danni, anche questa volta, non sono ingenti, ma resta forte l’impressione dell’abbandono, del degrado e del disinteresse per tutta l’area, ivi compresa quella dell’ex scalo merci dove tra spazzatura e vetri rotti c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
N.C.