Festa dell'Assunta a Brancere,
intense celebrazioni Mariane
La festa dell’Assunta si è articolata su due momenti: la messa parrocchiale in mattinata, all’aperto, a fianco del santuario della Madonna di Brancere e, nel pomeriggio, la concelebrazione della messa al campo, sulla riva del Grande fiume, a due passi dalla santella mariana realizzata da Graziano Bertoldi.
Il popolo del Grande fiume si è ritrovato, ancora una volta, in preghiera, in occasione della festa dell’Assunta, in quella piccola e speciale oasi mariana che è Brancere. Tanti i presenti, anche da fuori regione che, insieme, hanno voluto condividere questo momento fatto di fede popolare e autentica, pura e genuina. Non solo tradizione, quindi, ma la volontà della gente di riunirsi e di pregare, nel segno e nel nome di Maria nella solennità della Sua Assunzione al Cielo.
La festa dell’Assunta si è articolata su due momenti: la messa parrocchiale in mattinata, all’aperto, a fianco del santuario della Madonna di Brancere e, nel pomeriggio, la concelebrazione della messa al campo, sulla riva del Grande fiume, a due passi dalla santella mariana realizzata da Graziano Bertoldi. Funzione, quest’ultima, presieduta dal vescovo di Cremona monsignor Antonio Napolioni che, in mattinata, ha invece celebrato in cattedrale (dedicata, va ricordato, proprio a Maria Assunta), insieme ai sacerdoti del capitolo.
A Brancere, monsignor Napolioni è stato affiancato da diversi sacerdoti della zona e della diocesi e, naturalmente, dal parroco di Stagno Lombardo e Brancere, don Pierluigi Vei, che ha avuto il merito di portare la chiesa di Brancere a diventare santuario mariano. Tanti, come evidenziato, i presenti, numerose le autorità civili e militari e, dal Cielo, hanno pregato con e per il popolo del fiume anche don Aldo Grechi (ideatore e promotore per anni della festa dell’Assunta), monsignor Maurizio Galli (che per tanti anni, da vescovo di Fidenza, ha presieduto la funzione), Sandro Talamazzini (che ha dato un contributo fondamentale alla valorizzazione di questo evento) e Paolino Foglia, il primo trasportatore della statua della Madonna sul Po.
A causa della grande magra del fiume (che, va detto, negli ultimi giorni è sensibilmente aumentato di livello) non è stato possibile effettuare la processione di barche, ma si è comunque tenuta la benedizione del fiume con lancio della corona di fiori in memoria dei defunti delle alluvioni del Po. Presente, per l’occasione, anche la Lanterna del Po, iniziativa di pace lanciata dal gruppo Amici del Grande fiume di Polesine Zibello, tornata a Brancere dove aveva già fatto tappa nei mesi scorsi e che prossimamente raggiungerà Assisi, città che in fatto di pace non ha certo bisogno di presentazioni, e sosterà nella Basilica papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola. Sulle rive del Po, un ferragosto ancora una volta all’insegna della fede mariana, in un’oasi di spiritualità, silenzio e preghiera chiamata Brancere.
Eremita del Po, Paolo Panni