Cronaca

Casa Zani, Orlando Ferroni: "Nel 2013
mi ero opposto, oggi è solo una spesa"

L'ex consigliere comunale prende le difese dell'assessore cultura Marco Micolo: "Capisco la difficoltà e capisco anche l'attesa e le parole dell'assessore Micolo, difficile avere idee e progetti se poi non si hanno soldi per realizzarli"

Legge le notizie su casa Zani, e non resiste. Prende il cellulare dalla Corsica dove si trova in vacanza e chiama. Era la fine di settembre del 2013 quando, in consiglio comunale approdò quella donazione modale del Maestro alla città. Orlando Ferroni era stato critico e diretto, tanto da rompere anche con il resto della minoranza (allora il sindaco era Claudio Silla). “Io non ce l’avevo con la donazione – spiega – ma con quella formula che ci vincolava pesantemente, non consentendoci di farne nulla. Ad oggi e dopo 9 anni Casa Zani è solo una spesa, ed è difficile anche immaginare un progetto che possa consentire al comune di non perderci dei soldi“. La presa di posizione di Orlando Ferroni del 2013 causò un incidente diplomatico. Mancò poco che il maestro ci ripensasse. Servì tutta la diplomazia di allora per far tornare la calma… “Già, allora mi si accusò di tutto, ma io ero coerente allora e lo sono adesso. E non ho cambiato idea. Ero convinto che quei vincoli ci avrebbero pesantemente limitato, e così è stato. Mi piacerebbe sapere cosa è costata, sino ad ora e dal 2013 quella donazione e cosa invece ha portato alla città. Se si pensa al recupero si dovrà pensare a un qualche progetto utile. E si dovranno trovare bandi perché non si può pensare ad un recupero in cui a pagare debbano essere i cittadini di Casalmaggiore“. L’ex consigliere comunale prende le difese dell’assessore cultura Marco Micolo: “Capisco la difficoltà e capisco anche l’attesa e le parole dell’assessore Micolo, difficile avere idee e progetti se poi non si hanno soldi per realizzarli. Ad occhio e croce, per un qualunque tipo di intervento e per renderla perfettamente fruibile servirà almeno un milione di euro. Chi ce lo mette? Allora non si intuì il rischio di quel modale, fui il solo a metterlo in evidenza, e tutti in consiglio se la presero con me. Bisogna trovare il modo affinché casa Zani non diventi solo un costo, e sarà difficile. Al momento è solo una spesa“.

N.C.

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