Ambiente

Lancone di Gussola, Natura
2000, la ZPS e le inutili sigle

ll'accesso dell'area il cartello, che parla del lancone. Il lancone di Gussola, che fa parte della rete Natura 2000, che è una ZPS. Zona Protezione Speciale. Farebbe quasi ridere se non ci fosse, incombente, solo il senso di una profonda tristezza. Di una profonda inutilità di sigle e significati. Di un profondo vuoto.

Le carcasse sono ancora tante. Ed è ancora tutto lì l’odore di pesce decomposto, il volare incessante di mosche, la sensazione che nulla cambi affinché nulla cambi. Il detto non era propriamente questo, ma l’idea la rende bene. Fanno festa i corvi, e pochi altri, al lancone di Gussola. “Vengo qui spesso – ci racconta Armando Bolsi, uno dei primi, insieme agli amici della golena, a mobilitarsi – e non ho visto nessuno. Nessuno. Non ci sono da prendere voti qui, se no li avresti visti tutti”. La rabbia è tanta. Densa, come quell’acqua putrida, come tutto quell’ambiente, mutato e forse per sempre.

Ci vorranno anni, forse un decennio per riportare l’ambiente ad una sorta di equilibrio. Ce lo raccontano i pescatori, ce lo racconta chi viene, guarda un poco e poi se ne va. “Ma non è possibile far nulla?” ci chiede la gente, che ormai si è abituata ad incontrarsi sulla strada che porta alla ex cartiera. Noi non possiamo far nulla. Se non venire, fotografare, testimoniare, telefonare, sbattere contro millemila parole inutili della politica che riporta quelle, altrettanto eteree della burocrazia. Non possiamo far nulla, se non spendere qualche parola anche noi, altrettanto inutile. Se non guardare e ritornare, per uccidere la speranza ogni volta di trovare qualcuno a fare qualcosa.

“Corre voce che abbiano dato un po’ d’acqua dalla parte di Torricella” ci dice Armando. Non ne abbiamo conferma, tanto che non sappiamo se quella dettaci sia una flebile speranza o una notizia fondata.

“Neppure un comunicato stampa dalla Provincia?” No, Armando, neppure quello. Non sa nulla il sindaco, Stefano Belli Franzini. “Gli interlocutori sono altri, è a loro che devi rivolgerti”. Non sa nulla nessuno. Ha finito le cartucce anche il consigliere delegato all’ambiente della provincia di Cremona, il casalasco Fabrizio Vappina. Ha cercato di comprendere la situazione, ha parlato con il presidente, con gli uffici, i suoi uffici. Tutti hanno confermato che c’è la siccità. Ora ne abbiamo la certezza. Nessuna parola su cosa sarà domani, e dopodomani. Su quando e se partirà un’eventuale bonifica o se tutto quel pesce lo si lascerà lì a marcire come si è fatto sino a ieri.

Arriva gente in bici, si ferma per poco e poi se ne va. “Possibile che non si possa fare nulla?”. Sì, possibile. All’accesso dell’area il cartello, che parla del lancone. Il lancone di Gussola, che fa parte della rete Natura 2000, che è una ZPS. Zona Protezione Speciale. Farebbe quasi ridere se non ci fosse, incombente, solo il senso di una profonda tristezza. Di una profonda inutilità di sigle e attribuzioni. Di un profondo vuoto.

Questo è il lancone di Gussola: una sigla su carta, e almeno adesso dal punto di vista ittico, nulla più.

N.C. (le foto sono di ieri pomeriggio alle 19)

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...