Cronaca

Canneto, ex sala Furga donata al
comune: sarà centro cultura e servizi

"Per questo motivo, per l'inscindibile legame che unisce Canneto ai coniugi Grazioli, malgrado i donanti abbiano esplicitamente richiesto la massima discrezione e riservatezza in merito alla loro decisione, come Amministrazione riteniamo necessario onorare questo gesto attraverso questa nota informativa ad uso e consumo della comunità cannetese".

Nei giorni scorsi i coniugi Ernestina Pivetti e Vittorio Grazioli hanno donato al Comune di Canneto sull’Oglio l’immobile corrispondente all’originaria “sala campionaria” della loro ditta, il quale risulta ricompreso all’interno della cosiddetta “ex-Furga”. A renderlo noto è il Comune stesso di Canneto che commenta: “Le ragioni del loro gesto risultano al contempo semplici ed onorevoli, ossia il desiderio e la volontà di offrire, gratuitamente, alla nostra collettività un immobile da destinare a finalità che perseguano l’interesse generale della stessa. Al fine di facilitare questo compito i coniugi Grazioli non hanno voluto vincolare l’atto donativo a nessuno specifico scopo, essendo la circostanza dell’iscrizione del bene al patrimonio del Comune considerata da essi come condizione già sufficiente a garantire una destinazione pubblica di detti spazi (più di 2500 metri quadrati)”.

“Dal punto di vista patrimoniale – spiega l’amministrazione Ficicchia – l’immobile ci viene trasferito libero da persone e da cose. Le condizioni manutentive appaiono ottime, ulteriore fatto che certifica l’importante valore economico della porzione immobiliare donata. Come noto a tutta la cittadinanza cannetese, l’immobile si inserisce nel contesto della complessiva riqualificazione dello storico complesso industriale della Furga, che tramite una proficua collaborazione tra Amministrazione comunale e privati, ha nel tempo riacquistato una propria autonomia funzionale. Per tale motivo il recupero e la rifunzionalizzazione della “ex-sala campionaria” andrà a completare e integrare questo virtuoso percorso di riqualificazione di un ampio spazio del centro storico di Canneto sull’Oglio.

La scelta che questa Amministrazione intende perseguire, onorando la donazione, è quella di destinare gli spazi citati all’utilizzo di attività che oggi, in maniera poco efficiente e dispendiosa, si svolgono in altri edifici dispersi in diverse zone del paese. La prospettiva è quella di reperire le necessarie risorse economiche per l’attuazione di un progetto di ristrutturazione che veda l’accorpamento in questi spazi, ampi ed efficienti, di servizi quali la biblioteca comunale, con relative sale studio e di coworking, la sala civica, la sede del distretto floro-vivaistico e della locale sede dell’ufficio fitosanitario di Regione Lombardia; con ciò residuando, al netto di quanto citato, di ulteriori spazi da poter destinare all’uso della comunità”.

“Appare superfluo ricordare ai cannetesi, chi e cosa rappresentino i donanti per la storia economica e sociale del nostro paese e il posto che gli stessi si sono riservati nella storia della nostra comunità tramite la loro felice esperienza imprenditoriale, la quale appare essersi indissolubilmente ed inevitabilmente intrecciata con la vita della gran parte delle nostre famiglie. Per questo motivo, per l’inscindibile legame che unisce Canneto ai coniugi Grazioli, malgrado i donanti abbiano esplicitamente richiesto la massima discrezione e riservatezza in merito alla loro decisione, come Amministrazione riteniamo necessario onorare questo gesto attraverso questa nota informativa ad uso e consumo della comunità cannetese. Come in una grande famiglia, pur senza celebrazioni od ostentazioni, è giusto che ciò che è bello e gratificante venga condiviso”.

“Il gesto della liberale donazione di beni patrimoniali alla comunità, non può né deve essere ricondotto esclusivamente al valore patrimoniale del bene stesso, quanto piuttosto all’inestimabile valore umano che i protagonisti e i luoghi di questa storia portano con sé. L’Amministrazione di Canneto, oggi ed in futuro, dovrà garantire il proprio massimo sforzo progettuale e ideativo al fine di garantire che il bene venga gestito in una “prospettiva” di sviluppo e promozione della comunità cannetese stessa. Una comunità che dovremo insieme tentare di coinvolgere il più possibile attorno alla futura idea di utilizzo degli spazi donati, affinché lo spirito di liberalità dei donanti, il valore sociale ed etico della donazione e di quanto donato in sé, possa incarnarsi nella memoria collettiva di tutti noi quale segno di riconoscenza, consapevolezza e gratitudine”.

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