Politica

Motta Baluffi, Carrara avanti con
la stampella della minoranza

Una prospettiva scongiurata, per il momento, dopo l’accordo tra lo stesso Carrara e i tre della minoranza, nella speranza che la situazione si stabilizzi, per il bene di Motta Baluffi, e resti tale almeno per un paio d’anni. Poi alle urne si faranno eventualmente i conti. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Parlare di larghe intese per un paese piccolo, di 700 abitanti, come Motta Baluffi, suonerebbe forse un po’ stonato, ma il meccanismo è molto simile. E allora, mentre lo scorso a giugno a Robecco d’Oglio c’è chi non ha trovato un candidato sindaco, consegnandosi direttamente al commissario prefettizio, ecco che a Motta Baluffi la minoranza ha deciso di non fare cadere la giunta Carrara, pur avendo i numeri per farlo, portando così avanti il mandato probabilmente fino alla naturale scadenza del 2024.

L’intesa è giunta da un primo incontro preliminare nel quale il sindaco Matteo Carrara ha incontrato i consigliere di minoranza Stefano e Michela Dell’Orco e Luca Biazzi, spiegando loro quali sono i progetti per i prossimi due anni di mandato e che i conti vanno mantenuti assolutamente in ordine. In aggiunta il primo cittadino ha spiegato che, essendo i tre consiglieri alla loro prima esperienza, questa sorta di “maggioranza allargata” potrebbe essere per loro l’occasione per conoscere meglio i meccanismi della macchina amministrativa comunale.

Spieghiamo perché si è arrivati a questa situazione intricata: con le dimissioni del vicesindaco Sonia Feraboli, che da qualche mese aveva quella carica dopo precedenti dimissioni, i consiglieri a sostegno della maggioranza sono rimasti quattro. A questi si aggiungono il sindaco e i tre della minoranza del gruppo “Un futuro per Motta”. Dunque la giunta Carrara, sulla carta, avrebbe ancora la maggioranza di 4 contro 3. Tuttavia il numero legale è di 6 consiglieri e dunque, con due dimissioni su tre del gruppo di minoranza, questo verrebbe a mancare e si arriverebbe alla crisi, dunque al commissariamento, con soltanto 4 o 5 consiglieri all’appello.

Una prospettiva scongiurata, per il momento, dopo l’accordo tra lo stesso Carrara e i tre della minoranza, nella speranza che la situazione si stabilizzi, per il bene di Motta Baluffi, e resti tale almeno per un paio d’anni. Poi alle urne nel 2024, per un paese che da tre mandati non riesce a dare continuità (il sindaco è sempre cambiato nelle ultime tre tornate), si faranno eventualmente i conti.

G.G.

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