Ambiente

Regione: "Da oggi aumento del 40%
dei rilasci d'acqua nel bacino dell'Adda"

Nuovo accordo tra Regione Lombardia e gestori idroelettrici a seguito del tavolo urgente tenutosi nel pomeriggio di giovedi.

Per far fronte alla grave crisi idrica in Lombardia e non vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi per salvare il raccolto gli operatori idroelettrici intensificheranno i rilasci d’acqua per i prossimi dieci giorni. A partire da oggi e fino alla fine del mese saranno turbinati 5.6 milioni di metri cubi al giorno, aumentando di fatto i rilasci di 1,6 milioni rispetto a quanto convenuto fino ad oggi sul bacino dell’Adda. Sono inoltre stati prolungati fino a fine mese i rilasci sui fiumi Oglio e Serio, mentre sul Brembo potranno continuare per dieci giorni”. 

Ad annunciare il nuovo accordo tra Regione Lombardia e i gestori idroelettrici è Massimo Sertori, assessore a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, a seguito del tavolo urgente tenutosi poco fa.

“Questo quantitativo – spiega Sertori – è il massimo della capacità che le macchine hanno per turbinare e produrre energia. La riunione è stata l’occasione per aggiornare i dati relativamente all’acqua presente negli invasi. Infatti i metri cubi a disposizione nelle dighe alpine sul bacino dell’Adda non sono 190 milioni (dato comprensivo dei bacini svizzeri) ma sono poco più di 120 milioni, una parte dei quali non utilizzabile oltre ad una scorta necessaria da mantenere negli invasi che consente il mantenimento in equilibrio della gestione elettrica regionale e nazionale”. 

“Abbiamo trovato questa intesa – sottolinea – soprattutto per far fonte ai prossimi giorni che saranno i più delicati sia per gli agricoltori che per l’altezza dei laghi. La situazione permane di forte criticità, ma stiamo facendo tutto il possibile per gestire al meglio la poca risorsa idrica disponibile. Riuscire a contemperare interessi legittimi ma, in caso di scarsità d’acqua, spesso contrapposti non è facile. Mentre l’esigenza dell’agricoltura è quella di avere a disposizione molta acqua durante le stagioni irrigue, per i fruitori del lago, tra questi i turisti, la navigabilità e gli abitanti, non scendere sotto una certa quota del lago è un aspetto fondamentale”.  

“Nella situazione difficile che stiamo gestendo – conclude Sertori – non serve sprecare energie nel cercare polemiche o nell’accentuare un interesse sull’altro, ma serve solo senso di responsabilità”.

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