Bozzolo, addio alle suore dopo
106 anni: tutta una città partecipe
Cento e più anni di presenza a Bozzolo che adesso se ne vanno "in un battere di ciglia" come aveva scritto il sindaco Torchio in una pagina della rivista parrocchiale e che ha ribadito domenica in chiesa al microfono
Le strette di mano sostituite da veri e propri baci e abbracci. Già prima che la Messa delle 10.30 iniziasse domenica mattina molte persone di Bozzolo sono andate incontro alle suore di Maria Bambina tributando loro teneri atteggiamenti di sincero affetto misto ad altrettanto autentico dispiacere.
Persino il bar della piazza sull’angolo della chiesa aveva esposto al balcone un lenzuolo con la scritta a pennarello “Alle nostre Suore un grazie di cuore”. Il parroco don Luigi Pisani durante l’omelia ha sottolineato l’atmosfera di tristezza che quel momento rappresentava per l’intera comunità. “Durante la mia permanenza a Bozzolo ho assistito a ben tre abbandoni da parte delle suore. Prima quelle dell’Ospedale poi le religiose che prestavano servizio alla Casa di Riposo e adesso le nostre suore del collegio San Giuseppe. Un’istituzione che è servita a molte famiglie nell’accoglienza e nell’istruzione di tantissimi bambini e ragazzi cominciando da quelli senza famiglia o con problemi di carattere sociale”.
Cento e più anni di presenza a Bozzolo che adesso se ne vanno “in un battere di ciglia” come aveva scritto il sindaco Giuseppe Torchio in una pagina della rivista parrocchiale e che ha ribadito domenica in chiesa al microfono aggiungendo “Ho un forte dolore nel cuore, è il dolore di tutta la città che accanto alla gratitudine crea un vuoto e una tristezza molto profonde. La partenza delle Sorelle potrà essere per tutti un elemento di riflessione per ripensare il servizio educativo e per cercare di garantire un servizio pieno ai ragazzi e alle nostre famiglie che lavorano: ognuno faccia la propria parte! Ed ora il cuore torna a sprigionare riconoscenza ,gratitudine e rispetto infiniti per una presenza a 360° che ha fatto la storia di Bozzolo. Una storia fatta di biciclette povere e di presenze generose oranti e attente ai bisogni di tutta la città” ha concluso il primo cittadino.
Una delegata della Casa Madre regionale ha cercato di fornire una spiegazione alla partenza delle suore motivandola con la crisi delle vocazioni e l’età avanzata delle religiose destinate ad un meritato riposo. Prima della conclusione della Messa le Sorelle una ad una sono state chiamate dal parroco all’altare per consegnare loro un piccolo dono. Il sindaco invece ha donato una copia di un libro di don Primo Mazzolari. Poi il pranzo per 150 persone sotto il gazebo dell’Oratorio con le lasagne, carne alla griglia e la torta finale. Ora l’edificio difronte alla chiesa lasciato libero dalla Congregazione finirà alla Parrocchia destinandola alla nuova sede della Fondazione don Primo Mazzolari.
Ros Pis (Fotoservizio: Nello Calani)