Politica

Fava, che bordata a Salvini: "Meglio
a Messina che a Verona: è contento?"

L'analisi di Fava va oltre il referendum, studiando il voto nei comuni in cui è stato rinnovato il consiglio e chiarendo come la vecchia identità della Lega Nord sia ormai venuta meno del tutto.

Torna ad attaccare il leader della Lega Matteo Salvini, Gianni Fava poche ore dopo l’esito elettorale, che ha segnato una debacle per il centro-destra. Ma l’analisi di Fava va anche oltre, studiando il voto nei comuni in cui è stato rinnovato il consiglio e chiarendo come la vecchia identità della Lega Nord sia ormai venuta meno del tutto.

“Commentare una debacle (seppur ampiamente prevedibile) come quella di domenica per un sedicente leader di partito è quantomeno complicato. L’arte di trovare degli appigli per cercare di migliorare un risultato disastroso agli occhi degli elettori, un mestiere ingrato – spiega Fava -. E per farlo servono degli specialisti della comunicazione del rango di chi ha concepito questo delirante comunicato (il riferimento è al commento ufficiale di Salvini che ha parlato di buoni risultati alle comunali a Palermo, Messina e Catanzaro, ndr). Sarà per questo che menti semplici come la mia faticano a trovare una sintesi efficace della situazione. Ciò non toglie che mi permetto sommessamente di dare qualche suggerimento non richiesto agli estensori del comunicato in perfetto stile Istituto Luce: io al posto loro avrei evidenziato che questa volta si può finalmente parlare di un successo di Salvini e della sua linea in realtà”.

“Del resto ci sono i segni evidenti – prosegue Fava – nei numeri del materializzarsi del suo sogno: quello del partito unico nazionale! L’ha cercato e l’ha ottenuto. Bravo. Anzi bravissimo! E come altro definire la situazione di omogeneità elettorale che si è venuta a creare. In effetti guardando bene ormai i numeri della Lega salviniana sogno gli stessi da nord a sud. Anzi a Catanzaro è andata forse meglio che a Verona, a Messina meglio che a Como e a Palermo quasi meglio che a Padova. Visto in questo modo si tratta di un successo evidente. La fine dell’insulso e obsoleto partito di territorio e la nascita di un nuovo soggetto nazionale e sovranista tanto desiderato. Qualcuno dal palato difficile potrebbe obbiettare che sono risultati scarsi ovunque, ma volete mettere la soddisfazione di dirsi partito nazionale? O no?”.

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