Cronaca

Orgoglio Croce Rossa, Serenella Fanti
sfila a Roma nella parata del 2 giugno

Serenella Fanti, infermiera volontaria iscritta al secondo anno, rappresenta tutte le infermiere volontarie d'Italia e rappresenta Casalmaggiore, ogni sua collega ed ogni volontario della sede che guarda alla statale e che con lei marcerà con orgoglio a Roma

Serenella Fanti nelle prove di ieri

Un motivo di soddisfazione. Tra i tanti della Croce Rossa di Casalmaggiore, che, questa mattina a Roma vedrà, nella parata ufficiale del 2 giugno, una delle sue donne, delle sue Infermiere Volontarie, sfilare di fronte alle autorità tenendo alta la bandiera di un corpo, quello della Croce Rossa, che tanto ha fatto, in ogni angolo di mondo e in ogni situazione, per portar sollievo alle persone in difficoltà. Tra le rappresentati del corpo delle Crocerossine c’è infatti Serenella Fanti, Allieva al secondo anno della scuola che ha sede proprio a Casalmaggiore. Serenella, che è già a Roma da qualche giorno per le prove, sarà in prima fila. Una scelta portata avanti con passione ed un impegno non indifferente per chi decide di aderire ad un percorso non semplice, ma ricco di soddisfazioni umane.

LA STORIA – Il Corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana (in sigla II.VV.-C.R.I.) è la componente esclusivamente femminile della Croce Rossa Italiana, nonché un corpo ausiliario delle forze armate italiane. Il Corpo nacque formalmente nel 1908 a Roma, su iniziativa della regina d’Italia Elena del Montenegro, anche se l’attività delle “dame della Croce Rossa” ha inizio nell’800 ed un primo abbozzo di definizione formale dei compiti e della struttura del gruppo risale al 1888. Nel 1908 si diplomarono già un migliaio di infermiere, e molte parteciparono ai soccorsi seguenti al terremoto di Messina, mentre la prima applicazione dell’infermieristica bellica ad un conflitto avvenne nel 1911, in occasione della guerra italo-turca, soccorrendo i feriti sulla nave Menfi, vedendo coinvolte circa 60 infermiere tra le quali la Duchessa d’Aosta. Durante la prima guerra mondiale oltre 7.000 infermiere volontarie furono presenti nei 204 ospedali da campo della Croce Rossa Italiana, gestendo un totale di 30.000 posti letto. Nonostante le prime difficoltà ad essere inserite in un ambito, quello militare, prettamente maschile, le infermiere volontarie negli anni trenta furono presenti in Etiopia, Somalia, Abissinia, Libia ed Eritrea, come anche in durante la guerra civile spagnola. In seguito fu fondamentale il loro ruolo di soccorso in tutti i teatri della seconda guerra mondiale, in particolare sulle navi ospedale (tra le quali si possono ricordare il piroscafo Toscana e l’Aquileia). Diciotto crocerossine caddero per cause belliche, di cui due in campo di concentramento e due fucilate dalla Wehrmacht.

FORMAZIONE – Per accedere al Corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana bisogna frequentare uno specifico percorso formativo, come stabilito dalla disciplina del corso di studi delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana approvato con decreto interministeriale. La formazione delle crocerossine prevede la frequenza di un corso teorico-pratico biennale di 2000 ore che prevede tirocini professionalizzanti all’interno degli ospedali militari, ma anche in quelli civili, in ambulatori e centri assistenziali, prestate volontariamente. Casalmaggiore è sede della scuola per Infermiere Volontarie, motivo in più di orgoglio per una sede che offre prestazioni ed è ingrado di intervenire nei più svariati ambiti di intervento.

Serenella Fanti, infermiera volontaria iscritta al secondo anno, rappresenta tutte le infermiere volontarie d’Italia e rappresenta Casalmaggiore, ogni sua collega ed ogni volontario della sede che guarda alla statale e che con lei marcerà con orgoglio a Roma. Una grande soddisfazione per chi fa del volontariato, del donare tempo agli altri, elemento fondamentale della propria storia e del proprio cammino

N.C.

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