Il Consigliere regionale Piloni
a Motta Baluffi, Gussola e Cingia
"Giornata tra il cremonese e il casalasco. In mattinata - spiega - ho visitato l'ex cava di cascina Ronchetto a MottaBaluffi. Un'area bellissima, immersa nel verde con un attracco fluviale purtroppo abbandonato".
Tour Casalasco per il consigliere Regionale PD Matteo Piloni. Una di quelle visite che il rappresentante regionale del PD fa periodicamente per visitare e conoscere realtà diverse.
“Giornata tra il cremonese e il casalasco. In mattinata – spiega – ho visitato l’ex cava di cascina Ronchetto a MottaBaluffi. Un’area bellissima, immersa nel verde con un attracco fluviale purtroppo abbandonato. Realizzato anni fa, con un canale che si collega al PO, basterebbe davvero poco per recuperarlo. È un’area già attrezzata che, se recuperata, può contribuire al rafforzamento del turismo fluviale dell’intero territorio. A due passi c’era anche l’acquario del PO, oggi chiuso e gestito per anni da Vitaliano Daolio, con il quale ho scambiato due chiacchiere. Poco distante da lì c’è anche l’ostello Canonica. Perché non pensare ad un progetto, destinato ai giovani, mettendo insieme Regione, Aipo altri enti per investire nel turismo di questi luoghi bellissimi? Poi a pranzo con alcuni amici a La Motta per poi raggiungere la Fondazione Germani a CingiaDeBotti. Insieme a Velleda Rivaroli e Alex Pittari abbiamo incontrato il Presidente Riccardo Piccioni, il direttore Ivan Scaratti e la direttrice sanitaria dott.ssa Isabella Salimbeni. Per me un ritorno in questa struttura, che avevo visitato prima della pandemia insieme alla dott.ssa Marina Generali, direttrice della Fondazione, purtroppo scomparsa lo scorso anno. Pochi giorni fa hanno riaperto all’ingresso libero per i parenti e hanno ripreso a pieno ritmo le loro belle e importanti attività. Sia per gli ospiti che per i cittadini. È una realtà, il Germani, molto radicata e importante per tutto il territorio.
Ultima tappa a Gussola, dove ho visitato l’arci bassa che ha recuperato la storica casa del popolo di Gussola, che è stata chiusa per dieci anni. Un bel gruppo di persone, attive e volenterose, che ha già in programma decine di iniziative. È importante conoscere e sostenere queste realtà che contribuiscono a tenere vive le nostre comunità oltre ad offrire molte occasioni di aggregazione“.
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