Cronaca

Il caro petrolio mette a rischio
le prossime asfaltature stradali

Dunque il caro – bitume, il cui prezzo a causa dell’impennata del petrolio, è  salito dai 280 euro a tonnellata di ottobre ai 600 – 700 di oggi, potrebbe far slittare alcuni interventi già previsti sula rete stradale provinciale: fresature rifacimento, asfalto, segnaletica.

I rincari dei prezzi delle materie prime rischiano di mettere in crisi anche il piano di manutenzioni stradali della Provincia di Cremona, ente che per quest’anno, ha in programma interventi sulla rete viaria già appaltati, per circa 8 milioni di euro.

“Al momento non abbiamo cantieri aperti, quindi non c’è un problema di approvvigionamenti”, spiega Giulio Biroli dirigente Settore Infrastrutture Stradali della Provincia. “Prevediamo di aprirne tra aprile e maggio e per il momento non abbiamo rinunce da parte delle aziende. Siamo informati dell’aumento dei costi generalizzato per cui cercheremo di trovare il modo di fare i lavori, anche se probabilmente saranno ridimensionati rispetto a quanto programmato. E’ chiaro che se dovesse sorgerne la necessità, chiederemo finanziamenti aggiunti agli enti preposti”.

Dunque il caro – bitume, il cui prezzo a causa dell’impennata del petrolio, è  salito dai 280 euro a tonnellata di ottobre ai 600 – 700 di oggi, potrebbe far slittare alcuni interventi già previsti sula rete stradale provinciale: fresature rifacimento, asfalto, segnaletica.

Il rincaro dei prezzi è un tema che stiamo vivendo come ente pubblico” aggiunge Matteo Gorlani, consigliere delegato alle Strade: “La politica si dovrà far carico di maggiori richieste enti finanziatori, Regione e Ministero, per riuscire ad avere un territorio all’altezza”.

redazione@oglioponews.it

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...