Marconi, il giornale scolastico on
line: parte il progetto Cittadini Oggi
Si chiamerà - Sintonizziamoci - e sarà un vero e proprio giornale scolastico online, con tutto quello che i ragazzi e le loro insegnanti proporranno. Raccoglierà impressioni, pensieri, interviste, fatti, approfondimenti ma parlerà e proporrà anche giochi, temi meramente scolastici, disegni e fotografie
Un progetto ambizioso, ma alla portata dei ragazzi, di un corpo docente davvero in gamba e di una dirigente, Sandra Guidelli, che lo ha pensato e proposto con entusiasmo. Nell’ottica di un impegno che si è presa sin dal suo arrivo, quello di far entrare la realtà che ci circonda nella scuola e la scuola nella realtà territoriale. Sono cittadini i ragazzi, oltre ad essere studenti. Sono parte attiva della società, e così si propongono di essere nella forma migliore che si possa avere, quella del comunicare.
Si chiamerà – Sintonizziamoci – e sarà un vero e proprio giornale scolastico online, con tutto quello che i ragazzi e le loro insegnanti proporranno. Raccoglierà impressioni, pensieri, interviste, fatti, approfondimenti ma parlerà e proporrà anche giochi, temi meramente scolastici, disegni e fotografie. La scuola si strutturerà come una vera e propria redazione ed ognuno – proprio nella logica dell’inclusione – avrà modo di mettere sul tavolo il proprio talento. Sviluppare il senso critico, imparare a guardare il mondo per poi scriverne e descriverlo, imparare a guardare agli altri scrivendone.
Si – Cittadini Oggi – è davvero un progetto ambizioso ma importante.
Ieri mattina, con la IV D del Marconi e Giovanni Gardani è partita la prima parte del progetto, quella che vede coinvolte tutte le testate locali con i loro redattori, giornalisti e cronisti che andranno in classe a spiegare come si scrive un articolo e come si utilizzano le immagini sul web. Poche regole, semplici e chiare, che daranno modo ai ragazzi (coinvolte, in questa prima fase, le classi quarte e quinte della Marconi e della scuola di Rivarolo del Re e prima e seconda media di Rivarolo del Re) di rendersi artefici del proprio scrivere. Coinvolti per la Provincia Fabio Guerreschi, Andrea Setti e Pierluigi Cremona, per OglioPoNews Giovanni Gardani e Nazzareno Condina, per il Piccolo Vanni Raineri e Paolo Panni per Cremona Sera. La seconda parte sarà più tecnica, e riguarderà la gestione del sito web. I ragazzi e le loro insegnanti dovranno imparare ad utilizzare lo strumento per poi gestirsi in maniera assolutamente autonoma.
La referente del progetto sarà l’insegnante Donatella Araldi. Ma tutti gli insegnanti sono coinvolti. Di Donatella Araldi la presentazione.
“L’Istituto Comprensivo G. Marconi di Casalmaggiore è costituito da due plessi funzionali a servire il bacino d’utenza costituito da circa 17.300 abitanti. I plessi si trovano nel comune di Casalmaggiore (ab.15.356) e nel comune di Rivarolo del Re ed Uniti (ab.1.940) e accolgono complessivamente 846 studenti, di cui 456 frequentano la Scuola Primaria di Casalmaggiore, 95 la scuola Primaria di Rivarolo del Re, 182 la scuola dell’Infanzia di Casalmaggiore, 36 la scuola dell’Infanzia di Rivarolo del Re e 78 la Scuola Secondaria di Primo Grado di Rivarolo del Re, costituita da quattro classi.
L’IC Marconi si connota come centro nevralgico del paese e come punto di riferimento civico per gli studenti, che ritrovano nelle attività scolastiche quotidiane significativi spunti di crescita personale e culturale.
Per rispondere ai bisogni educativi emergenti, anche connessi alla situazione pandemica, l’Istituto Marconi presta particolare attenzione all’assetto organizzativo della scuola, alla progettazione degli ambienti, all’incremento delle nuove tecnologie e alla realizzazione dell’offerta formativa, calibrata sugli effettivi bisogni degli studenti, con l’obiettivo di prevenire e/o gestire le criticità, al fine di perseguire la piena realizzazione del diritto allo studio, nel rispetto delle peculiarità territoriali e sociali di ogni plesso.
La nascita di un giornale scolastico rappresenta una novità importante sia per il nostro Istituto sa per la nostra comunità.
Che il bambino, il ragazzo, fra le nebbie di questa pandemia che ci obbliga a sterilizzare mani e cuore, si alzi perché ha qualcosa da dire è un fatto straordinario, inaudito, prezioso.
L’obiettivo fondamentale della scuola è quello di educare alla libertà e questo prima di tutto significa prendere consapevolezza della propria dignità di persona che diventa protagonista del proprio pensiero e del proprio ambiente nella dimensione del dialogo.
I bambini normalmente non hanno questa esigenza. Abituati a vivere ai margini, nei loro passatempi sempre più vuoti e ripetitivi, difficilmente sentono l’orgoglio di conoscere la realtà che vivono per interagire consapevolmente con essa. Gli ultimi avvenimenti poi li hanno resi ancora più passivi e impauriti.
Eppure “il bambino è padre dell’uomo” diceva Montessori. Solo liberandolo dai suoi impedimenti, dando gli strumenti e le occasioni per esprimersi, solo concedendogli la possibilità di essere fin da ora un cittadino potrà coltivare la responsabilità per il domani.
Ecco dunque il progetto Cittadini oggi. Il nome si contrappone al titolo di un vecchio testo scolastico Cittadini domani. Già il titolo presupponeva una preparazione teorica al compito che i ragazzi avrebbero avuto una volta adulti. Cittadini oggi invece vuole lanciare il messaggio che educare al senso civico significa esercitare già da adesso la cittadinanza attiva attraverso atteggiamenti e azioni pratiche che vedono il bambino protagonista. È questa l’eredità di Dewey e di tutti gli attivisti, compresi Montessori, Don Milani e il nostro Mario Lodi.
Il giornale invece si chiamerà Sintonizziamoci, come l’inno della scuola. Il titolo identifica il nostro istituto, si collega allo scienziato da cui prende il nome e rimanda al bisogno di tessere relazioni.
Crediamo che il giornale sia uno strumento importante per educare alla democrazia e in particolare ad esercitare la libertà di comunicare, avendo contemporaneamente uno sguardo al territorio.
Scrivere un articolo significa finalmente vivere la scrittura non come un’esercitazione, ma come un compito che ha finalità e destinatari reali. Pensiamo sia entusiasmante per il bambino poter raccontare in un giornale le esperienze più significative vissute in classe, parlare delle uscite, dei progetti, poter pubblicare anche racconti, filastrocche, poesie, ma anche barzellette, quiz matematici, enigmi di logica, cruciverba…
Il giornale può diventare il contenitore nel quale i talenti di ciascuno possono esprimersi.
Ma vorremmo sottolineare anche come il giornale implichi un’attenzione concreta al territorio a cui si collegano le conoscenze e le abilità acquisite nelle varie discipline: parliamo del delicato equilibrio di ogni habitat? Parliamo allora del Po, di ciò che ha significato l’introduzione del siluro causando l’estinzione di varie specie compreso lo storione. Che bello sarebbe parlare di questo intervistando un papà pescatore. Parliamo della civiltà romana? Come non citare la vittoria alata di Calvatone che è un reperto di importanza internazionale e spiegare magari come mai si trovi a San Pietroburgo. E così via.
In questo modo l’interdisciplinarietà è strettamente collegata al territorio, ai problemi reali.
Ma prima ancora di scrivere occorre saper leggere. Fondamentale è uscire dalle mura scolastiche per confrontarsi col territorio: i musei, la biblioteca, il municipio, la parrocchia. Conoscer la nostra città per amarla nei suoi ambienti e nelle persone che vi lavorano, nei segni lasciati dalla storia che toccati con mano hanno un altro sapore rispetto alle pagine dei libri, assumono carne e credibilità che nessuna trasmissione erudita può restituire.
Leggere la realtà locale dunque, con tutti i rimandi e le connessioni che questa ha con la mondialità, con il villaggio globale che abitiamo.
Leggere sì, ma non solo per coltivare l’immaginazione. Cominciare a leggere anche i giornali densi di quella realtà che spesso fa paura, ma che ci rende più umani. Montessori nell’Autoeducazione dice: “La mente che lavora da sé, indipendentemente dal vero, lavora nel vuoto. Quella facoltà creativa è un mezzo per lavorare sulla realtà”. Del resto come capire le favole di Rodari e con lui tanta letteratura per l’infanzia senza un aggancio concreto all’oggi. Purtroppo non sono tanti i giornali di attualità rivolti ai bambini, ma quelli presenti costituiscono un materiale prezioso per fare concretamente educazione civica.
Nelle nostre scuole stiamo cominciando ad abituare i bambini e i ragazzi alla lettura quotidiana e libera di queste pubblicazioni. Da questa lettura nascono interessanti conversazioni nelle quali sono loro a portare gli argomenti da trattare, ad informare i compagni a sollecitare prese di posizione.
Questo atteggiamento cooperativo vorremmo fosse lo spirito che animasse tutto il percorso. Infatti al di là del prodotto, ciò che conta è l’acquisizione di quelle abilità sociali su cui si fonda il senso civico: la responsabilità individuale al lavoro comune, la capacità di ascolto, di argomentare, di intervenire in maniera corretta ecc. Imparare a lavorare insieme è uno degli obiettivi prioritari della scuola, ma anche una delle competenze più richieste nella società di oggi.
È un progetto questo che coinvolge tutti gli alunni dalla scuola dell’infanzia alle medie. A livelli di responsabilità e competenza diversi, ogni studente può cominciare a far sentire la sua voce, seppure in maniera semplice e naturale, senza voler scimmiottare gli adulti.
È interessante poi che questa iniziativa contribuisca a rendere la nostra scuola una comunità educante: se sarà motivante scrivere lo sarà altrettanto leggere quello che hanno scritto gli altri studenti. Il giornale così diventa il collante delle classi fra loro e tra i diversi ordini di scuola.
Il progetto diventerà un’eredità preziosa, ma la partenza sarà molto graduale, anche perché l’emergenza sanitaria limita molto le possibilità di realizzazione. Ma se anche uscisse quest’anno un solo primo numero sarebbe un grande successo e una base di lancio per il futuro.
Già agli albori, questo progetto nasce da una collaborazione col territorio. Infatti appena questo sogno ha preso piede in noi, abbiamo chiesto un aiuto ai giornalisti che operano sul territorio e questi, in primo luogo Nazzareno Condina, hanno risposto con generosità ed entusiasmo offrendoci ben due interventi in numerose classi del nostro istituto. L’incontro personale con questi professionisti sarà fondamentale, non solo dal punto di vista tecnico e operativo, ma anche perché infonderà nei ragazzi la passione per l’impegno civico che li caratterizza.
Ma questo non sarà l’unico connubio fra le realtà locali, da questo ne germineranno altri, accentuando e approfondendo collaborazioni già in atto, in modo che la scuola, aprendo le sue porte, diventi ancora di più un organo pulsante della nostra città“.
Obiettivi del progetto sono dare vita all’inclusione autentica attraverso una scuola aperta, flessibile, comunicativa, che aiuta alunni e studenti ad apprendere in modo consapevole, dinamico e costruttivo; riconoscere e valorizzare ogni stile cognitivo e di apprendimento, personalizzando la progettazione attraverso stimoli che incontrino le necessità degli alunni; migliorare le performance cognitive e potenziare le abilità attentive o di concentrazione stimolando l’apprendimento; favorire il coinvolgimento attivo degli alunni; ampliare le competenze comunicative, rappresentative e narrative dei bambini; stimolare la curiosità dei bambini e assicurare un apprendimento di qualità; sviluppare competenze di cittadinanza attiva; promuovere il Cooperative Learning in piccoli gruppi, assicurando il distanziamento previsto dalle normativa anticovid.
La scuola cercherà la strada per finanziare la creazione del portale e l’assistenza, almeno per il primo anno, di un tecnico abile nella gestione. La strada è impervia, ma l’entusiasmo è tanto. E sulle ali dell’entusiasmo tutto può essere reso possibile…
N.C.