Cronaca

Via Tentolini e i lavori ferroviari,
stop ai mezzi pesanti (se si può)

Raccogliamo - e come sempre - la protesta dopo una verifica. Come San Tommaso il naso, quando possiamo e in mancanza di materiale fotografico cerchiamo di mettercelo. Non abbiamo, volutamente, fotografato mezzi pesanti anche se nei 30 minuti in cui siamo restati in vigile attesa se ne è infilato uno che ha fatto poi manovra per tornare indietro. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

I cartelli ci sono, anche se magari qualcuno si dimentica di leggerli, o forse solo tenta ugualmente la sorte. La protesta, questa volta, la raccogliamo dai residenti di via Tentolini. Col passaggio a livello chiuso per i lavori in corso sui binari, sono proprio i residenti di via Tentolini a subire il disagio maggiore. Perché i mezzi pesanti che tentano la sorte infilandosi ugualmente in via Matteotti alla fine, e per far ritorno indietro, o fanno manovra (manovra ardita) in prossimità del passaggio sbarrato in via Matteotti per tornare indietro o ancor più pericolosamente si infilano in via Tentolini per far ritorno sulla statale (o ex statale, o di nuovo statale, fate un po’ voi) raggiungendo lo stop dall’altra parte e tornando indietro dalla via Mazzini. Raccogliamo – e come sempre – la protesta dopo una verifica. Come San Tommaso il naso, quando possiamo e in mancanza di materiale fotografico cerchiamo di mettercelo. Non abbiamo, volutamente, fotografato mezzi pesanti anche se nei 30 minuti in cui siamo restati in vigile attesa se ne è infilato uno che ha fatto poi manovra per tornare indietro. Ma chiediamo insieme a chi ci ha segnalato l’inghippo, maggior attenzione. In via Tentolini un camion non ci passa, soprattutto se ci sono parcheggiati (a ragione) i mezzi dei residenti. I mezzi pesanti in questo periodo di lavori nella strada che si biforca, da un lato portando alla stazione ferroviaria (via Mazzini) e dall’altra verso il cimitero, Motta e il mantovano, non dovrebbero infilarsi. Ne va anche dell’incolumità di chi ci vive: sono soprattutto anziani che meritano la tranquillità a loro dovuta. Capiamo poi che l’autotrasportatore, soprattutto se arriva da lontano, magari segue il navigatore e comunque si infila sfidando la sorte, ma basta un minimo d’attenzione in più, e la lettura attenta dei cartelli, per risolvere il problema, che non è sicuramente un problema di vita o di morte, ma ugualmente crea disagio. Un disagio che si può evitare.

N.C.

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