Padania Acque e Impresa: protocollo
per gestione degli scarichi industriali
Nell’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Campus di Cremona, ex Monastero Santa Monica, Padania Acque e le principali associazioni imprenditoriali del territorio hanno sottoscritto, alla presenza dell’Assessore regionale al Territorio e Protezione Civile Pietro Foroni, un accordo per la gestione ancora più efficiente delle attività riguardanti gli scarichi industriali delle acque reflue
Una intesa che rappresenta un unicum nel panorama idrico italiano e che vede Padania Acque capofila di un modello virtuoso di collaborazione tra le aziende.
Nell’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Campus di Cremona, ex Monastero Santa Monica, Padania Acque e le principali associazioni imprenditoriali del territorio hanno sottoscritto, alla presenza dell’Assessore regionale al Territorio e Protezione Civile Pietro Foroni, un accordo per la gestione ancora più efficiente delle attività riguardanti gli scarichi industriali delle acque reflue.
Il protocollo di intesa, della durata di tre anni ed eventualmente rinnovabile, ha come obiettivo l’avvio di un percorso comune e la condivisione degli impegni e delle relative competenze tecniche e professionali in tema di scarichi industriali.
L’Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona, l’Associazione Apindustria Confimi Cremona, l’Associazione Industriali Cremona, CNA Cremona, Confartigianato Cremona e Libera Associazione Artigiani, sono i firmatari dell’accordo promosso dal gestore unico dell’idrico cremonese.
Due tavoli di lavoro si occuperanno di facilitare i rapporti tra le aziende, risolvere eventuali criticità in materia e migliorare l’intero sistema scarico-fognatura e depurazione. Nello specifico lo Steering Committee, composto dai vertici delle società e delle associazioni, con funzione decisionale e di coordinamento e un gruppo di tecnici saranno chiamati a lavorare in sinergia per attuare i programmi concordati.
L’evento di presentazione del protocollo di intesa si è aperto con i saluti istituzionali del presidente della Provincia di Cremona Paolo Mirko Signoroni, del Commissario della Camera di Commercio di Cremona Gian Domenico Auricchio e del presidente di Padania Acque Cristian Chizzoli, che ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa: «Il gestore idrico e il mondo delle imprese lavoreranno fianco a fianco su un tema complesso e rilevante, anche da un punto di vista ambientale. Padania Acque è a disposizione delle aziende per fornire supporto tecnico e di semplificazione dei processi burocratici in ottemperanza alla normativa di riferimento».
Ha aperto i lavori con un intervento tecnico il Direttore Generale di Padania Acque, Stefano Ottolini, sottolineando come Padania Acque abbia già da qualche anno avviato un intenso e attento lavoro di monitoraggio delle acque reflue industriali e come soltanto nell’ultimo anno abbia gestito un volume scaricato dagli insediamenti produttivi pari a 5,4 milioni di metri cubi. Il protocollo di intesa ha lo scopo di implementare e ampliare ulteriormente gli sforzi del gestore idrico nei confronti dei circa 400 clienti industriali.
L’Amministratore delegato Alessandro Lanfranchi ha moderato la tavola rotonda a cui hanno preso parte Stefano Belli Franzini, Presidente dell’Ufficio d’Ambito di Cremona; Sonia Cantarelli, Presidente Apindustria Confimi Cremona; Stefano Allegri, Presidente Associazione Industriali Cremona; Marcello Parma, Presidente CNA Cremona; Massimo Rivoltini, Presidente Confartigianato Cremona e Marco Luca Bressanelli, Presidente Libera Associazione Artigiani.
«Regione Lombardia sta affrontando il tema degli scarichi industriali in fognatura in due modalità: attraverso un dispositivo regolatorio e, più recentemente, impostando un percorso di “governance” finalizzato a favorire confronti costruttivi tra le diverse realtà industriali e i gestori, insieme agli Uffici d’Ambito del Servizio Idrico Integrato – ha affermato l’assessore al Territorio e Protezione civile di Regione Lombardia, Pietro Foroni – Proprio per rispondere alle differenti esigenze territoriali e tutelare le nostre acque, ci si è resi conto che non è sufficiente il ricorso ad una norma, ma è più efficace individuare con il gestore e le realtà produttive misure specifiche, dipendenti dalle caratteristiche degli scarichi, dalle caratteristiche della rete fognaria, dalle capacità depurative degli impianti e, cosa più importante per il mio assessorato, dalle specificità dei corpi idrici. Stiamo impostando attività di confronto con i gestori del Servizio Idrico Integrato proprio su questi aspetti, cercando di fare da “soggetto facilitatore” per avviare tavoli di lavoro specifici per alcune realtà, tra cui in provincia di Varese per attività legate alla tessitura, e, a breve, in provincia di Pavia per le aziende vitivinicole».
«Una delle principali sfide odierne è quella di rendere lo sviluppo economico compatibile con la burocrazia e le procedure che oggi sono sempre più complesse. Ciò che emerge dal Protocollo, e fa parte dell’obiettivo che ci siamo prefissi, è la grande potenzialità del nostro territorio, dove abbiamo aziende e impianti eccellenti che possono e devono lavorare in sinergia con la Pubblica Amministrazione per fare economia. Abbiamo messo sotto la lente d’osservazione non il singolo impianto, ma tutto il sistema, e crediamo che il ruolo delle nostre associazioni sia sempre più operativo e concreto. Proprio con l’obiettivo della semplificazione, l’organismo a cui diamo vita ha un’anima politica ed una tecnico-operativa; una vera camera di conciliazione per chiarire quelle questioni “incagliate” fra imprese e gestore” – ha dichiarato Stefano Allegri, Presidente dell’Associazione Industriali della Provincia di Cremona».
I lavori sono terminati con la firma del protocollo di intesa.
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