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Contrordine, per il trasporto
scolastico il Green Pass non serve

La decisione sposa quanto spiegato dal Governo nelle ultime ore, dopo richiesta di ANCI: ancora per un mese, dal 10 gennaio e fino al 10 febbraio, gli studenti delle scuole primarie e quelli delle scuole secondarie di primo e secondo grado potranno continuare a utilizzare i mezzi di trasporto a loro dedicati.

Una novità che ribalta le carte in tavola rispetto alla comunicazione pre Epifania: la comunicazione arriva dal comune di Casalmaggiore. Si informano le famiglie, che tutti gli alunni della Scuola Secondaria (anche se hanno già compiuto i 12 anni), potranno salire sugli Scuolabus Scolastici, sino a  nuove comunicazioni, senza Green Pass, ma con la mascherina FFP2.

Anche gli alunni delle scuole Primarie dovranno salire sui mezzi di trasporto con le mascherine FFP2. Per i bambini delle Scuole dell’Infanzia la mascherina è consigliata. La decisione sposa quanto spiegato dal Governo nelle ultime ore, dopo richiesta di ANCI: ancora per un mese, dal 10 gennaio e fino al 10 febbraio, gli studenti delle scuole primarie e quelli delle scuole secondarie di primo e secondo grado potranno continuare a utilizzare i mezzi di trasporto a loro dedicati, in deroga parziale e provvisoria alle recenti misure anti-Covid che hanno introdotto l’obbligo del greenpass rafforzato. La precauzione richiesta sarà l’utilizzo delle mascherine FFP2.

“Il governo e in particolare il ministro Speranza – ha dichiarato il presidente dell’Anci, Antonio Decaro – hanno raccolto un appello dell’Anci affinché le famiglie e gli studenti italiani non rimanessero improvvisamente privi di uno strumento dedicato di trasporto da e verso le scuole che è essenziale per molti di loro, soprattutto per quelli che vivono nelle zone più periferiche”. “Condividiamo l’esigenza di intensificare le misure di contrasto alla diffusione dei contagi – si legge nella nota firmata dal presidente Decaro e inviata al ministro Speranza – ma occorre evitare che per una fascia di studenti, pur garantendo loro la frequenza in presenza, diventi impossibile raggiungere l’istituto scolastico. Impedirgli l’utilizzo dei mezzi loro dedicati avrebbe l’effetto indiretto di precludergli la fruizione del diritto allo studio”.

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