Cronaca

Leoni su Pr-Bs e Cr-Mn: "Conferme da
Regione: qualcosa si muove davvero"

Quattro notizie su due linee ferroviarie. E quattro conferme che danno speranza ai pendolari spesso vessati dai disservizi di Trenord e da una linea troppo vetusta e troppo poco all’avanguardia per essere considerata accettabile.

Quattro notizie su due linee ferroviarie. E quattro conferme che danno speranza ai pendolari spesso vessati dai disservizi di Trenord e da una linea troppo vetusta e troppo poco all’avanguardia per essere considerata accettabile.

Il comune di Casalmaggiore ha incontrato giovedì, col vicesindaco Vanni Leoni, l’assessore regionale Claudia Maria Terzi nell’evento organizzato in Provincia di Cremona. Ed è proprio Leoni a fare il punto. “La prima conferma è la più attesa e forse la più scontata, ossia c’è l’ok entro le fine del 2022 per partire col cantiere del raddoppio della Mantova-Cremona-Milano, nel tratto Mantova-Piadena Drizzona. A tal proposito la seconda novità riguarda l’attenzione che verrà posta sullo snodo di Piadena Drizzona, dove passa anche la Parma-Brescia, affinché si evitino problemi di sorta e ritardi. Da questo punto di vista anche il presidente della Provincia di Cremona Mirko Signoroni ha convenuto che servirà la massima attenzione e siamo stati confortati da Regione”.

Le buone notizie sono però soprattutto quelle che riguardano la Parma-Brescia. “Sappiamo tutti che questa è la peggiore linea della Lombardia – ha detto Leoni – ma qualcosa si muove, finalmente: nel 2022 è confermato il finanziamento al progetto di fattibilità dell’elettrificazione della tratta. E’ un primissimo passo, che non significa che vi sarà l’elettrificazione a breve, ma intanto è un pungolo col quale si può andare anche dal Ministero delle Infrastrutture, con un progetto chiaro, per chiedere di intervenire. Insomma, un passaggio chiave, che di per sé non risolve subito il problema ma rappresenta un passaggio fondamentale per arrivare al traguardo”.

E intanto arrivano treni nuovi. “Posto che la linea rimarrà per il momento, e per qualche anno, a gasolio, finalmente saranno sostituiti i vecchi treni di fine anni ’70 e inizio anni ’80 con i cosiddetti “colleoni”, treni che funzionano a gasolio ma sono adattabili anche su una linea elettrificata, dunque potrebbero andare bene anche in caso di cambio di rotta. Sono treni del 2018 e 2019, dunque decisamente più moderni e che potrebbero iniziare a risolvere alcuni dei problemi quotidiani della tratta”.

Giovanni Gardani

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