Cronaca

Viadana, famiglia, lavoro, scuola:
conferenza alla Palm di Buzzoletto

“Si può fare di più” è stata l’ammissione conclusiva di Ercole Montanari il quale, assieme al giornalista moderatore, ha espresso soddisfazione per la piena riuscita della conferenza promettendo altre iniziative del genere in un prossimo futuro

Famiglia, Scuola, Impresa e Territorio. Quattro temi estremamente rilevanti attorno ai quali si è sviluppata una conferenza venerdi sera a Buzzoletto di Viadana. Ospiti della Palm GreenPallet dell’imprenditore Primo Barzoni alcuni rappresentanti di Istituzioni territoriali dalla Caritas all’Amministrazione comunale, alle scuole professionali, coinvolgendo alla fine anche la Parrocchia viadanese. A moderare il dibattito, con domande incalzanti e provocatorie il giornalista mantovano Giulio Cisamolo. Mentre l’introduzione è stata affidata ad Ercole Montanari. Il presidente di Confcommercio ha ricordato i princìpi cardini della Costituzione Italiana identificando nella dignità del lavoro il trampolino di lancio per ricostruire la società del secondo dopoguerra .”Ed è nel solco di questi punti basilari della dottrina sociale della Chiesa che troviamo il riferimento irrinunciabile delle nostre associazioni confidando sia giunto il tempo di costruire una rete tra chi vuole recuperare i valori giudaico-cristiani alla base della nostra civiltà attraverso l’esigenza di prendere le distanze dagli estremismi dell’intolleranza e superare la liquidità della continua interconnessione digitale. Per creare benessere gli imprenditori (ha continuato Montanari) chiedono regole certe e chiare, i lavoratori cercano stabilità contrattuale, i giovani s’interrogano sulle sfide del futuro mentre le famiglie sono preoccupate per il domani dei propri figli. Attorno a queste riflessioni nasce il documento “Laboratorio di Civiltà “ con l’intenzione da parte di tutte le imprese e associazioni presenti a realizzare percorsi culturali nel territorio in collaborazione con la Diocesi di Mantova”.

Ad iniziare gli interventi la responsabile della Caritas viadanese Anna Maria Margini che ha tracciato un quadro desolante riguardo la continua ricerca di aiuto da parte delle famiglie in difficoltà. ”Molti si vergognano nel venire da noi,alcuni si mettono a piangere. Ci sono affitti e bollette da pagare e chiedono un lavoro che non si riesce a trovare forse a causa di un difetto nelle comunicazioni con le Imprese”. Di lavoro esistente e consistente ha invece parlato Elisabetta Larini direttrice dello Ial Viadana (Innovazione e apprendimento lavoro Lombardia) aggiungendo che spesso le Aziende arrivano a chiedere personale prima ancora che gli studenti abbiano terminato il Corso. “Questo è il momento in cui bisogna correre, non si può aspettare:Il lavoro oggi pretende qualificazione e formazione poichè nei prossimi cinque anni si deciderà il futuro del nostro paese. Pensiamo solo al numero elevatissimo di persone in procinto di andare in pensione e per le quali serviranno altrettanti giovani per sostituirli”. In assenza del sindaco di Viadana Cavatorta sono intervenute le due assessore Maria Grazia Tripodo e Rossella Bacchi. La prima per confermare l’esistenza di bisogni impellenti espressi attraverso la richiesta continua non solo del pacco alimentare con la pasta e i legumi ma anche del lavoro per poter pagare i mutui.”Necessario intervenire sulle nuove generazioni attraverso un sistema formativo costante”. ha sottolineato l’assessora Tripodo che poi ha lasciato alla collega Rossella Bacchi il compito di illustrare iniziative concrete. “A breve inizieremo il Corso di lingue per le mamme. Poi formeremo volontari allo scopo di intercettare tutti quei giovani dai 14 ai 18 anni che vagano senza meta per le strade di Viadana lavorando in rete con Informagiovani e le associazioni sportive del territorio. Auspicando inoltre la realizzazione di un progetto presso lo spazio Arena” ha spiegato Bacchi. Sulla questione giovanile è stato coinvolto il parroco don Antonio Censori il quale ha ammesso come il suo vicario la sera sia costretto a chiudere l’Oratorio per paura dei soliti facinorosi. “E’ doloroso vivere queste situazioni ma alla fine occorre l’ottimismo come sottolinea sempre Papa Francesco”.

Sulla formazione professionale sono emerse poi delle difficoltà come quella di non poter creare un corso per il comparto del legno o macellai od operatori di conca per scandagliare i fiumi con il Po a due passi. Formazioni che non è stato possibile allestire al punto dal dover restituire i finanziamenti regionali ricevuti. Critiche anche al sistema dell’apprendistato che tante aziende applicano con il risultato di creare stanchezza e insoddisfazione da parte degli studenti non adeguatamente retribuiti. Il dirigente scolastico Roberto Capuzzo ha accennato agli interessi politici e localistici esistenti e alla necessità di adeguarsi alle novità incalzati nel settore della tecnica. “C’è un allievo di prima che mi confessava di aver intrapreso quel corso professionale perché innamorato del sound delle Ferrari senza voler accettare l’idea che tra un po’ non si costruiranno più motori a scoppio e le Ferrari elettriche non faranno più rumore”. Un problema che si riverserà anche in Agricoltura ( ha ricordato Montanari) a causa delle progressiva automatizzazione che farà diminuire la mano d’opera manuale.

Per la Confartigianato è intervenuto il presidente Lorenzo Capelli confermando quanto sia importante la formazione da parte delle Scuole. “Facciamo fatica a trovare persone preparate e disposte ad assumersi le necessarie responsabilità. Davanti a figure professionalmente all’altezza anche la questione delle retribuzioni non sarebbe più un problema. Purtroppo vi è la sensazione, in molto casi, che chi è senza lavoro non abbia tanta voglia di cercarlo”.

“Si può fare di più” è stata l’ammissione conclusiva di Ercole Montanari il quale, assieme al giornalista moderatore, ha espresso soddisfazione per la piena riuscita della conferenza promettendo altre iniziative del genere in un prossimo futuro.

Ros Pis

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