Sport

Grand Prix Orienteering, in 200 tra le
lanterne per unire Casalmaggiore e Colorno

In totale 200 atleti, rappresentanti di tutte le età, con l’utilizzo di particolari lanterne elettroniche che hanno consentito alla Corsa Orientamento di fare un salto nel futuro. GUARDA LA FOTOGALLERY E IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Uno spettacolo urbano: perché l’Orienteering può anche essere questo. Non solo sport e benessere, ma anche conoscenza del territorio – in senso quasi letterale, dato che si parla di Corsa Orientamento – e promozione dello stesso. Aperta a tutti, dato che tra Casalmaggiore e Colorno il Grand Prix dell’Emilia Romagna ha dato vita, domenica, a una doppia gara per ogni categoria, dai più piccoli ai più grandi, dai bambini anche sotto i 6 anni in qualche caso, naturalmente accompagnati, fino ad atleti over 65.

Una festa di sport e di ritrovata socialità all’aria aperta, divisa in due tappe e sei diversi percorsi: prima Casalmaggiore, con partenza da via Baldesio e arrivo in Piazza Garibaldi; poi Colorno al pomeriggio con partenza dal Cral Farnese e passaggi davvero suggestivo alla Reggia di Maria Luigia. L’Atletica Interflumina ha schierato i suoi assi e s’è appoggiata anche a professionisti del settore: dal tracciatore e presidente del Comitato Fiso Emilia Romagna, da sempre iscritto all’Interflumina, Corrado Arduini, che ha realizzato sei diversi percorsi, ciascuno con diverso grado di difficoltà per una gara da concludere entro un cancello massimo di 75 minuti; al delegato tecnico per Fiso Andrea Visioli; al direttore di gara Andrea Bocchi; al controllore Lorenzo Allodi; all’addetto alle iscrizioni Filippo Bertolotti. Ma il presidente Carlo Stassano ha pensato anche all’aspetto medico, per correre in sicurezza con il dottor Luigi Borghesi a Casalmaggiore e la dottoressa Laura Sanfilippo a Colorno.

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In totale 200 atleti, rappresentanti di tutte le età, con l’utilizzo di particolari lanterne elettroniche che hanno consentito alla Corsa Orientamento di fare un salto nel futuro. Peraltro è stato regalato anche un tocco di internazionalità alla corsa, se è vero che hanno preso parte al doppio evento anche un ragazzo danese, Michael Haestrupz, che studia Architettura a Bologna, e una ragazza israeliana, Liron Rainhartz, che studia Medicina a Pavia.

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