Politica

San Martino d/A, la minoranza
attacca: "Sui rifiuti non è tutto d'oro"

"MANTOVA AMBIENTE poneva all’attenzione l’esigenza di riequilibrio economico finanziario delle gestioni, cioè dichiarava che si era venuto a creare un buco nel bilancio (PEF), e presentava la richiesta di aumenti tariffari per chiudere la falla creatasi".

Arriva dalla minoranza “San Martino Unito” una critica al sindaco di San Martino dall’Argine Alessio Renoldi sul tema rifiuti. “Alcune settimane fa, nella rubrica “LETTERE AL DIRETTORE” della Gazzetta di Mantova, era contenuta una lettera del nostro Sindaco Alessio Renoldi, intitolata “IL COMUNE ESTRANEO AL CARO-RIFIUTI”.

“Come minoranza consiliare – scrivono i consiglieri Idalgo Ziliani, Roberta Salomoni e Maria Giuseppa Cappetta – intendiamo confutare alcune affermazioni che non ci sembrano completamente veritiere. Certamente non useremo quel linguaggio ingiurioso e irrispettoso utilizzato dal Sindaco. definendoci ingannatori, bugiardi, subdoli e “dediti al tornaconto personale”. Intendiamo rimanere all’interno di un educato scambio di opinioni che, sono certamente differenti, ma che non faremo mai scadere nell’offesa personale. Nei mesi scorsi, il gestore del servizio rifiuti MANTOVA AMBIENTE SRL, presentava il PEF (piano economico finanziario) inerente la gestione del servizio rifiuti. MANTOVA AMBIENTE poneva all’attenzione l’esigenza di riequilibrio economico finanziario delle gestioni, cioè dichiarava che si era venuto a creare un buco nel bilancio (PEF), e presentava la richiesta di aumenti tariffari per chiudere la falla creatasi. Tra le tante motivazioni addotte per la richiesta di riequilibrio, la più consistente riguardava il repentino e forte aumento nel mercato dei costi di smaltimento dei rifiuti”.

“Di fronte ad affermazioni così precise, si potrebbe asserire che purtroppo, ancora una volta i cittadini dovranno pagare i costi di un servizio, senza poter capirne sino in fondo le ragioni. Il detto “E IO PAGO” si adatta benissimo al caso. Sappiamo benissimo che il Comune non controlla i mercati delle gestioni dei rifiuti, dei conferimenti in discarica, dei rifiuti riciclabili, per questo non abbiamo mai sostenuto in nessuna occasione che il Comune fosse responsabile. Abbiamo espresso parere contrario, come minoranza consiliare, nel corso del Consiglio Comunale, all’abnorme aumento della tariffa TARI tra il 10-15%. Abbiamo espresso dubbi sulla validità complessiva del piano presentato, sostenuti in questo dalla relazione di validazione al PEF, redatta da BEN, commissionata dai comuni associati al CONSORZIO OLTREPO’ MANTOVANO, a cui è collegato San Martino dall’Argine”.

“Il documento ha per oggetto la validazione del PEF presentato dall’Ente di gestione del servizio integrato rifiuti urbani Mantova Ambiente SRL, come prevedono le Direttive ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. La relazione di BEN è giunta a definizioni diverse rispetto all’ente gestore, lamentando la mancanza del documento di rendicontazione della gestione del servizio rifiuti inerente il 2020. Sappiamo che negli anni 2017/2019, il rendiconto della gestione aveva presentato avanzi di gestione consistenti. Come possiamo comprendere un crollo così incisivo per il 2021, tale da obbligare l’azienda a chiedere un riequilibrio attraverso aumenti tariffari? Questi ultimi contenuti nel PEF, al fine del riequilibrio di bilancio, sono stati proposti a ridosso dell’approvazione del piano stesso da parte dei comuni associati, impedendo un’ approfondita discussione in merito”.

“BEN nella relazione pone la questione della applicazione della continuità tariffaria che definisce un tetto agli aumenti. Molti comuni hanno presentato istanza di ricorso alle definizioni presentate nel PEF dell’ente gestore del servizio.  Ben a pagina 37 afferma che i comuni associati, hanno definito un limite alla crescita annuale delle entrate tariffarie al 1,6%. Questi sono fatti concreti, caro Sindaco, altrochè tornaconti personali. In corso di approvazione del PEF abbiamo sollecitato la Maggioranza, sostenendo che il Comune, definito ETC, cioè ENTE TERRITORIALE COMPETENTE, dovesse intervenire con risorse proprie, al fine di contenere questi aumenti indiscriminati. Ricordiamo al nostro Sindaco che già nel 2020 l’ANCI, il sindacato dei Comuni, attraverso la sua fondazione IFEL, sollecitava interventi a sostegno dei cittadini, per le bollette, per gli affitti, per i servizi rifiuti, sia di quelli urbani che domestici”.

“D’altro canto, attraverso la legge 73, la cosiddetta “SOSTEGNI BIS” del 2021, si è andati incontro ai bisogni delle attività imprenditoriali danneggiate dal Covid, applicando una riduzione del 70% della quota fissa e del 50% della quota variabile del servizio rifiuti. Come Minoranza Consiliare le nostre proposte le abbiamo portate in consiglio, poi le rendiamo note alla cittadinanza, e ci aspettiamo che ci sia un corretto rapporto tra Amministrazione e cittadini, in particolare quando questi ultimi sono chiamati ad aprire la borsa dei danari. Noi riteniamo che, come hanno fatto quasi tutti gli altri Comuni associati al CONSORZIO OLTREPO’ MANTOVANO, si poteva fare una scelta diversa, come da noi proposto, cioè intervenire con risorse del Comune e non far pagare ai cittadini. Come lei ben sa signor Sindaco, non abbiamo nessun interesse personale o tornaconto, forse dovrebbe fare ricerche più approfondite, che non riguardano sicuramente la minoranza consiliare”.

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