Cronaca

Delitto Tanzi, giudizio
immediato per Mallardo

Per Patrick sono due e pesantissime le accuse: omicidio premeditato e con l’aggravante dei futili motivi. Sarebbe sufficiente questo per l’ergastolo. Ma c'è di più. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Nessuna indagine supplementare nè udienze preliminari: non servono. Il processo a Patrick Mallardo, 18enne di Parma accusato di avere ucciso con 33 coltellate Daniele Tanzi, coetaneo di Casalmaggiore, quasi certamente per una lite legata a una ragazza contesa nella notte tra il 5 e il 6 maggio, inizierà il 20 dicembre direttamente in Corte d’Assise.

Le prove sono evidenti, secondo il GIP, e così non servirà attendere oltre: giudizio immediato, si dice in gergo giuridico. Mallardo era innamorato di Maria Teresa Dromì, che quella sera aveva deciso di stare con Daniele presso l’ex mulino di Strada Martiri della Liberazione, a Parma, un luogo di ritrovo per i tre ragazzi, dato che Patrick e Daniele si frequentavano come amici. Fino al raptus di gelosia, che ha colpito il 18enne parmigiano una volta che ha capito che Maria Teresa, sua ex, era di fatto divenuta la nuova compagna di Daniele.

Per Patrick sono due e pesantissime le accuse: omicidio premeditato e con l’aggravante dei futili motivi. Sarebbe sufficiente questo per l’ergastolo. Ma vi è inoltre l’accusa di maltrattamenti a Maria Teresa, che aveva infatti denunciato Patrick subito dopo il delitto, svelando tutto, compreso il suo piano diabolico, ovvero fingere che Daniele fosse stato aggredito da uno sconosciuto. Per garantirsi la certezza di questa ricostruzione, Patrick aveva minacciato Maria Teresa, ferendola a un braccio dopo avere ucciso Daniele. “Fai come ti dico, o sarai la prossima” le aveva intimato.

Ma Maria Teresa non ha ceduto, parlando agli inquirenti e spiegando l’esatta dinamica dei fatti. Per questo altre due accuse pendono ora sulla testa di Mallardo: minaccia aggravata verso Maria Teresa e simulazione di reato aggravata. Gli avvocati difensori Francesco Savastano e Raffaella Santoro al momento non si esprimono sulla strategia difensiva: si tenterà la perizia psichiatrica? Non è da escludere.

Di certo c’è che la decisione del GIP, che ha considerato anche la confessione di Mallardo dopo l’omicidio, nonostante questa non fosse stata resa alla presenza di un avvocato difensore, mette in salita la strada per il 18enne di Parma.

Giovanni Gardani

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