Salute

Oglio Po, lettera ai sindaci: "Distretto
Casalasco Viadanese deve restare"

Da quello che sembra avanzare, non solo l'ASST Oglio Po non si farà, ma il distretto Casalasco Viadanese probabilmente non esisterà più. Ci si troverà nella situazione paradossale in cui Concass e Azienda Consortile lavoreranno e produrranno un unico piano di zona mentre in ambito ASST le due province andranno avanti per la loro strada. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Un tentativo, l’ennesimo, di sedersi attorno a un tavolo e discutere della revisione della legge 23 partendo da alcuni capisaldi. Invero, a voler ben vedere, uno su tutti: il territorio Casalasco Viadanese deve rimanere unito anche in ambito distrettuale. E se l’ASST Oglio Po resta una chimera difficilmente realizzabile per tante ragioni, il distretto Casalasco Viadanese deve rimanere tale. E non, come sembra avanzare, essere diviso tra la parte viadanese afferente a Mantova e quella Casalasca afferente a Cremona. In questo senso, il comitato che sostiene (con alcune sfumature più o meno radicali) il distretto Casalasco Viadanese ha scritto agli 8 sindaci del Tavolo di Coordinamento dell’Ambito Distrettuale Oglio Po (per il SubAmbito Casalasco Stefano Belli Franzini, Luca Zanichelli, Valeria Patelli e Filippo Bongiovanni e per il SubAmbito Viadanese Alessio Renoldi, Alessandro Sarasini, Giuseppe Torchio e Nicola Cavatorta chiedendo un incontro anche perché il tempo stringe ed è tempo che anche i primi cittadini sostengano una scelta. La Regione ha già fatto sapere che entro due mesi il dado sarà tratto. E dopo che la riforma verrà approvata non ci sarà più spazio per nessuna interlocuzione o mediazione.

LA LETTERA

Gentilissimi Sindaci,
lo scrivente gruppo, alla luce del dibattito in corso sulla revisione della legge 23/2015,

  • visti i documenti presentati in Regione in questi mesi dai Sindaci del territorio Oglio Po,
  • viste le “Linee di sviluppo” per la revisione della legge stessa emanate dalla Regione nella DGR 4811/2021,
  • vista la deliberazione n. XI/1119 del 28 luglio 2020 del Consiglio regionale della Lombardia, avente come oggetto “l’istituzione di due ATS distinte per Mantova e Cremona e di una nuova ASST per il territorio casalasco e viadanese” nella quale si delibera l’invito alla “istituzione di due ATS distinte, una per Mantova e una per Cremona” e che “in ultima analisi, nel riordino delle relative ASST di competenza, Regione preveda l’istituzione con autonomia finanziaria della nuova ASST Oglio Po, per il territorio casalasco e viadanese, che si affiancherà alle già esistenti ASST di Crema, Cremona e Mantova, prevedendo un aumento di risorse economiche e di personale e non una semplice ridistribuzione contabile”, approvata a maggioranza e che si allega alla presente.
  • viste le numerose recenti anticipazioni a mezzo stampa di proposte o probabili decisioni in merito a future nuove organizzazioni di ATS, ASST e Distretti, nonché assegnazioni/distribuzioni di Ospedali e Case della Comunità sui nostri territori provinciali, tenendo conto solo dei rispettivi confini e dell’assetto distrettuale precedente la stessa riforma 23/2015,
  • viste, in particolare, le ricorrenti notizie circa l’intenzione di rinnovare la divisione del nostro territorio nei due Distretti di CASALMAGGIORE e di VIADANA,
  • vista la riunione del 19 luglio del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci dell’ATS VALPADANA (Crema, Cremona e Mantova) e di cui fanno parte anche i Sindaci di Casalmaggiore, da cui è emersa la chiara intenzione di rinnovare la divisione del nostro territorio nei due Distretti di CASALMAGGIORE e di VIADANA,

ritiene opportuno intervenire e fare presente che:

1) L’Area territoriale sociosanitaria interaziendale casalasco-viadanese,

  1. a)  ricostituitasi nel 2015 come Ambito Distrettuale nel territorio di competenza dell’ATS Valpadana dopo la chiusura, per effetto della legge 23, dei Distretti sociosanitari di Casalmaggiore e di Viadana,
  2. b)  consolidata poi, negli anni successivi, nei rispettivi POAS delle ASST di Cremona e Mantova e ATS Valpadana, approvati sempre dalla Regione,
  3. c) consolidata soprattutto nelle DGR 795/2018 e 1681/2019,
  4. d) organizzata attraverso convenzioni tra le due ASST di competenza e l’istituzione di un unico Piano di Zona,

non può di nuovo essere messa in discussione in alcun modo, pena la compromissione definitiva della corretta gestione dell’ambito sociosanitario territoriale

2) “L’Ambito Distrettuale Casalasco – Viadanese”, quindi, già consolidato nella DGR 1681/2019 in “Area Territoriale Socio-sanitaria interaziendale Casalasco-Viadanese”, può solo diventare DISTRETTO CASALASCO-VIADANESE (OGLIO PO).

Pertanto, vista la delicatezza della tematica, la pesante situazione venutasi a creare in termine di scadimento dell’offerta sanitaria pubblica, delle eterne liste di attesa per poter consentire ai cittadini-contribuenti di potersi curare come prevede la costituzione, si chiede a breve un urgente incontro, affinché una delegazione esponga i problemi evidenziati, alla ricerca di una soluzione positiva e condivisa della problematica evidenziata.

Siamo certi che alle SS.VV. non sfuggirà l’importanza dell’incontro richiesto, per l’individuazione di possibili soluzioni vista la grave incertezza sulla situazione territoriale casalasco-viadanese, un territorio da troppo tempo dimenticato in termini di ascolto, investimenti e servizi.

Nell’attesa di incontrarVi, si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.

A firmare la missiva ai sindaci il Dottor Luigi Borghesi e la Dottoressa Fabrizia Zaffanella, e poi Pierluigi Pasotto e Valentina Mozzi (RIVE GAUCHE CASALMAGGIORE), Mario Daina e Fabrizio Vappina (PD CASALMAGGIORE), Adamo Manfredi (M5S CASALMAGGIORE), Alex Pittari e Orestilla Sogni (PD GUSSOLA), Velleda Rivaroli (PD SEGRETERIA CREMONA), Andrea Cantoni (PD PIADENA), Andrea Volpi (RIVE GAUCHE PIADENA DRIZZONA), Gionata Maffezzoli e Aldo Vincenzi (LISTA CIVICA SABBIONETA IN CAMBIAMENTO), Guido Tosi (PD CASALMAGGIORE), Stefano Bini (PD VIADANA), Silvio Perteghella (GRUPPO VIADANA DEMOCRATICA), Claudio Bottura (PD BOZZOLO), Paolo Stefano Longhini e Stefano Simonazzi (PD MARCARIA), Stefano Capaldo (MOVIMENTO 5 STELLE VIADANA), Idalgo Ziliani, Roberta Salomoni, Maria Giuseppa Cappetta (GRUPPO SAN MARTINO UNITO), Bozzolini Marco e Novellini Gaetano (GRUPPO CUSTODI CIVICI DI DOSOLO).

IL PREGRESSO

C’è un’Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Marco Degli Angeli e Andrea Fiasconaro (M5S) votato a stragrande maggioranza (45 voti favorevoli, 11 astenuti e un solo contrario) dal Consiglio Regionale. Quello sotto il testo, nella parte che riguarda l’ASST Oglio Po.

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

Visto il progetto di legge n. 125 concernente “Assestamento al bilancio 2020-2022 con modifiche di leggi regionali”; a norma dell’articolo 85 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato: Voti favorevoli 45 Voti contrari 1 Astenuti 11

DELIBERA

di approvare l’Ordine del giorno n. 1061 concernente l’istituzione di due ATS distinte per Mantova e Cremona e di una nuova ASST per il territorio casalasco e viadanese, nel testo che così recita:

“Il Consiglio regionale della Lombardia [omissis] al fine di restituire una certa dignità medico sanitaria al territorio del casalasco e del viadanese, il consigliere Degli Angeli assieme al consigliere Andrea Fiasconaro ha proposto di istituire una ASST autonoma dell’Oglio Po, con l’intento di costituire un’ulteriore riorganizzazione del territorio; questa nuova ASST andrebbe ad affiancarsi alle ASST di Crema, Cremona e Mantova favorendo in tal modo una maggiore vicinanza alle esigenze sociosanitarie dei cittadini e dei territori… [omissis] invita il Presidente e la Giunta regionale alla luce di quanto esposto e contestualmente al processo di revisione della legge regionale 23/2015, a prevedere l’istituzione con autonomia finanziaria della nuova ASST Oglio Po, per il territorio casalasco e viadanese, che si affiancherà alle già esistenti ASST di Crema, Cremona e Mantova, prevedendo un aumento di risorse economiche e di personale e non una semplice ridistribuzione contabile…”.

La seduta è quella del 28 luglio 2020, poco più di un anno fa, e la Delibera è la XI/1119. E’ un documento importante perché tra le scelte votate dai consiglieri regionali c’era quella della creazione di una ASST Oglio Po. Da quello che sembra avanzare, non solo l’ASST Oglio Po non si farà, ma il distretto Casalasco Viadanese probabilmente non esisterà più. Ci si troverà nella situazione paradossale in cui Concass e Azienda Consortile lavoreranno e produrranno un unico piano di zona mentre in ambito ASST le due province andranno avanti per la loro strada. Una strada che non lascia presagire nulla di positivo. “Questo è un territorio unitario – spiegano i referenti della missiva indirizzata ai sindaci – e così deve restare. Se non un’ASST Oglio Po, quanto meno l’ambito distrettuale deve restare quello che è. Agli 8 sindaci del Tavolo di Coordinamento chiediamo un incontro in cui si possa discutere di queste questioni. Intanto formalizzeremo la richiesta di parlare con l’Assessore Letizia Moratti di questa questione, tramite i nostri rappresentanti regionali e ci auguriamo che siano gli stessi sindaci a difendere l’ambito. Tra due mesi le decisioni saranno prese, e non sarà più possibile tornare indietro”.

N.C.

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