Cronaca

Colorno, vandalizzata la Panchina
Rossa del Parco Le Campane

A denunciare la situazione del parco Le Campane di via Pasini l'associazione Io Amo Colorno tramite il suo presidente, Nicola Scillitani

La panchina rossa, dedicata alle donne vittime di violenza, probabilmente vandalizzata da qualche buontempone armato di (scarsa) intelligenza, o da qualcuno armato di altrettanto scarsa attenzione. La sensazione che il parco sia in mano agli incivili che poco rispettano le norme e i luoghi. A denunciare la situazione del parco Le Campane di via Pasini l’associazione Io Amo Colorno tramite il suo presidente, Nicola Scillitani.

Scrivo per mettere al corrente i miei concittadini di quanto sta avvenendo in orario pre-serale presso il parco Le campane di via Pasini a Colorno. Avendo ricevuto nei giorni scorsi diverse segnalazioni di atti vandalici e comportamenti scorretti e pericolosi, nella giornata del 15 ottobre mi sono recato sul posto per un sopralluogo. La prima cosa che ho scorto, è stata la presenza di giovani di età compresa tra i 14 e i 16 anni che accedevano al giardino in monopattino o bicicletta ed a velocità sostenuta, sebbene vi sia divieto di farlo. Gli stessi incuranti di alcune famiglie e bambini hanno anche occupato l’area giochi facendo uso improprio delle altalene e dello scivolo. La cosa peggiore però è stato vedere vandalizzata la panchina rossa, simbolo della violenza contro le donne. Ignoti hanno cercato di sradicare la targa affissa e forse interrotti da qualcuno hanno desistito lasciando comunque rovinato il messaggio inciso sulla medesima. Oltre a diversi rifiuti nell’erba e tra le siepi (buste di patatine, di M&M, di bottiglie di alcolici e mascherine etc…) alcune panchine in legno sono state gravemente danneggiate. Le assi di legno che componevano la spalliera e la seduta, sono state divelte (probabilmente a calci perché fissate con grosse viti) e buttate a terra. Non sono riuscito a fotografare il tutto, in quanto alcune coppiette erano intente a “fumare” e a guardarmi in malo modo. Ciò che dichiaro però è facilmente verificabile recandosi sul posto. Il risultato è stato quello di assistere ad un comportamento non solo incivile e commesso da persone annoiate, bensì una vera e propria mancanza di rispetto per tutte quelle donne che hanno perso la vita e per le loro famiglie. Come se non bastasse all’uscita del parco, suv e motociclette, incuranti dei limiti di velocità hanno sfrecciato a tutta velocità verso la frazione Vedole e verso via Melloni. Sebbene il parco sia stato curato nel taglio dell’erba, ho potuto assistere ad un vero e proprio “faccio ciò che voglio”. Ovviamente non ci sono telecamere, la polizia locale scarseggia, e le poche fototrappole magari vengono posizionate in un ampio raggio di territorio, divenendo così insufficienti. Mi rivolgo all’amministrazione del comune, ringraziandola fin d’ora, affinché trovi una soluzione definitiva a questo annoso problema“.

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