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Accessibilità delle scuole,
Cremona provincia virtuosa

Secondo l'Istat, più del 50% degli istituti scolastici cremonesi sono a norma, contro il 32,6% medio nazionale

La provincia di Cremona è tra le cinque più virtuose a livello nazionale per quanto riguarda la corretta accessibilità degli edifici scolastici. Secondo l’aggiornamento annuale pubblicato dall’Istat, infatti, la media nazionale è di 32,6 edifici scolastici completamente privi di barriere fisiche ogni 100. In Italia meno di una scuola su tre, quindi, possiede ascensori, bagni, porte e scale a norma, e dispone, nel caso sia necessario, di rampe esterne o servoscala. Tra le province, il valore più alto si riscontra ad Aosta (63,2%), il minimo ad Agrigento (18%). Le scuole accessibili sono circa la metà del totale nelle province di Cremona, Bergamo, Macerata e Rieti.

Le differenze territoriali sono ampie, nonostante l’accessibilità degli edifici scolastici sia regolata da disposizioni legislative che tutelano il diritto all’istruzione e all’inclusione sociale. Nel Nord la quota di scuole accessibili sfiora il 38% contro il 27,4% del Mezzogiorno. Quasi tutte le province del Nord superano o approssimano la media nazionale ad eccezione di Belluno (22%), Trieste (21,1%) e Piacenza (26,8%) per il Nord-est, e di Verbano-Cusio-Ossola (21,9%), Genova (22,4%), Imperia (23,3%) e La Spezia (19,9) per il Nord-ovest.

La penalizzazione del Mezzogiorno è netta. Nel gruppo delle 15 province più svantaggiate, dove meno di una scuola su quattro è totalmente accessibile, se ne contano 10 del Sud e delle Isole. Si osservano anche differenze significative tra le province di una stessa regione, come ad esempio tra Udine (45,3) e Trieste (21,1) in Friuli Venezia Giulia o tra Macerata (52,4) e Pesaro e Urbino (28,8) nelle Marche.

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