Cultura

Sissa Trecasali, sei nuove
postazioni per il BookCrossing

In tutte e sei le casette, in maniera del tutto gratuita, possono essere collocati o presi dei libri, soprattutto di letteratura per bambini, come già fatto dal Comune mettendo a disposizione alcuni dei volumi del progetto "I libri sono ali"

Sei casette per il BookCrossing, sei ulteriori possibilità, per chi ama leggere, di prendere gratuitamente un libro, magari lasciandone un altro già letto dei propri, per contribuire al ricircolo della letture. Il comune di Sissa Trecasali ha creduto nell’iniziativa.

Sono sei, come dicevamo, le casette del bookcrossing (il libero scambio di libri) che sono state allestite in diversi punti del territorio comunale di Sissa Trecasali: una nel parco delle Rimembranze di Sissa; una nel parco della Fornace di Gramignazzo; una nel parco del circolo La Duchessa di Coltaro; una nel parco Arcobaleno di Viarolo; due a Trecasali (una nel parco degli alpini e l’altra nel parco Otto Mulini).

In tutte e sei le casette, in maniera del tutto gratuita, possono essere collocati o presi dei libri, soprattutto di letteratura per bambini, come già fatto dal Comune mettendo a disposizione alcuni dei volumi del progetto “I libri sono ali” (grazie al quale sono stati acquistati 10mila libri). I volumi collocati nelle casette sono messi a disposizione di altri potenziali lettori che potranno poi ricollocarli nelle casette, una volta terminata la lettura.

AAA CERCASI “CUSTODI” DEL BOOKCROSSING – “Il bookcrossing – spiegano il sindaco di Sissa Trecasali Nicola Bernardi e l’assessora Tiziana Tridente – si basa sulla libera circolazione dei volumi, anche tra le diverse casette dislocate sul territorio. Ora ci piacerebbe trovare un “custode” per ognuna delle nostre casette. Una persona che – senza nessun vincolo e senza che si debba sentire responsabile dell’iniziativa – controlli periodicamente la casetta ed informi il Comune tramite una mail (all’indirizzo cultura@comune.sissatrecasali.pr.it) qualora sia necessario intervenire, ad esempio, per riallestire di libri la casetta o per altri piccoli interventi. Sarebbe bello che a gestire le casette fossero i nostri bambini e le nostre bambine, affiancati da un adulto, in un formativo percorso di cittadinanza attiva”.

redazione@oglioponews.it

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