Sport

Rugby Viadana,
Caila è eleggibile!

Fervono i preparativi a Viadana per l'allestimento di una squadra che assume connotati davvero interessanti con l'accento argentino sempre più marcato, ma anche giovani pronti al salto in prima squadra.

Dal mercato giallonero continuano ad arrivare pagine che aggiornano il roster dei Leoni viadanesi in procinto di assumere quell’identità che il Director of Rugby, German Fernandez ed il general manager Ulises Gamboa vogliono per la propria creatura rugbystica.

E’ cambiato il regolamento sull’eleggibilità dei giocatori di formazione straniera ;in quest’ottica prendono ben altra prospettiva gli arrivi in riva al Po e come da tradizione giallonera, Viadana si fa trovare pronta su questo tema e si muove con tempismo. Nella storia del Viadana gli equiparati hanno dato tanto e la Società mantovana ha saputo ben ricambiare gli atleti che in alcuni casi sono arrivati fino alla maglia azzurra come Geldenhuys, Persico, Robertson, Sole, Erasmus e Nieto fra gli altri.

Al momento attuale i fratelli Galliano sono sicuramente interessati da questo cambiamento, ma la ciliegina sulla torta arriva in seconda linea con l’esperto e carismatico Adolfo Caila che potrà giocare come italiano, un percorso che sono in attesa di completare anche Casado Sandri e Ceballos.

Durante la passata stagione Halalilo, Ceballos, Casado Sandri e lo stesso Caila non potevano giocare contemporaneamente ed uno dei tre doveva accomodarsi in tribuna a vedere la partita per questioni regolamentari. Con le modifiche al regolamento è partita la caccia ai giocatori di rugby che abbiano tra i propri antenati un nonno o un bisnonno italiani e se questo è possibile in Argentina, lo stesso si può dire per le altre parti del mondo dove l’ovale rotola con maggiore quantità e qualità rispetto all’Italia, operazione di scouting assai più complessa altrove rispetto al Paese Sudamericano, terra d’arrivo per molti italiani in cerca di possibilità oltre l’oceano in tempi passati ; alcune stime portano a circa 3 milioni d’italiani partiti tra la fine dell’800 ed il primo conflitto mondiale verso una terra ricca di risorse come l’Argentina ed oggi alcuni si ricongiungono con le proprie radici.

“Sì, quello di monitorare i talenti è un lavoro che stiamo facendo – sottolinea Gamboa -, ma non solo per Viadana e quindi continuiamo a cercare giocatori che possano arricchire il movimento italiano. Con questo però non vogliamo solamente cercare fuori – conclude – in quanto la promozione dei nostri giovani rimane il focus principale e la nostra visione del Club.”

Si potrà vedere all’opera il nuovo Viadana già dal 3 settembre con il test amichevole allo Zaffanella contro i Bersaglieri della Rugby Rovigo Delta.

Alessandro Soragna

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