Cronaca

Presidio per il Chiese a Brescia,
solidarietà di Giorgio Cremaschi

Giorgio Cremaschi: "Quel presidio va sostenuto assieme a tutte le lotte per l’ambiente e la democrazia, che nel governo dei padroni di Draghi hanno oggi il primo nemico"

Il gruppo del presidio con Lucio Pedroni (ANPI) (il secondo da sinistra)
Rappresentanza della Polisportiva Muscoline con il sindaco di Muscoline Giovanni Benedetti (il quarto da sinistra)

Il Chiese resiste, evviva il Chiese. Continua, davanti alla sede della prefettura di Brescia, il presidio pacifico per salvare il fiume Chiese dal progetto che lo vede come collettore dei reflui di una parte del Garda. Il 18 agosto è stata giornata importante. Al presidio, e di persona, è giunta la solidarietà di Giorgio Cremaschi, sindacalista storico bresciano e politico.

Sono stato a portare solidarietà al presidio in piazza Duomo a Brescia – sottolinea l’ex presidente del Comitato Centrale della FIOM – sotto la prefettura, dove da molti giorni e molte notti gli ambientalisti di BastaVeleni protestano contro la vergogna del maxi depuratore sul fiume Chiese. La vicenda è tipica delle Grandi Opere, dove affari, spregio del territorio e delle popolazioni, autoritarismo si fondono assieme. Con il governo Draghi che ha dato nuovo impulso al peggio. Come si sa il lago di Garda è una meta turistica sempre più ambita e ricca. Questo naturalmente impone non come necessità ambientale, ma come esigenza delle imprese, che il lago non sia inquinato dagli scarichi fognari, che si moltiplicano durante la stagione turistica. Questa necessità impone depuratori delle acque, di cui il principale sta a Peschiera e le cui acque di gettano sul Mincio. Ci sarebbe bisogno di potenziarlo e migliorare tutta la rete di raccolta, ma a questo punto interviene la logica perversa delle Grandi Opere. Invece che migliorare e potenziare l’esistente, invece che porre un freno al sovraffollamento turistico e al saccheggio del territorio, si decide un nuovo maxi depuratore. Ed in aggiunta lo si colloca non nell’area ad esso interessata, cioè le località turistiche del Garda, ma altrove. Lo scarico delle acque depurate dovrebbe riversarsi nel fiume Chiese, estraneo al bacino del lago, che sta in secca diversi periodi all’anno e che non potrebbe assorbirle. Ma le acque depurate non inquinano, affermano i sostenitori dell’opera. Allora perché non le riversate nel lago, rispondono le popolazioni che si vedrebbero attribuire il carico ecologico di una depurazione che raccoglie scarichi non prodotti da loro. Una sorta di esternalizzazione delle fogne. Questa obiezione era parsa giustificata a gran parte delle amministrazioni locali, che per questo di erano pronunciate in consiglio provinciale per collocare eventualmente il depuratore in uno dei comuni interessati ad esso. Ma la ministra Gelmini, bresciana e sensibile agli imprenditori bresciani, è riuscita a far ribaltare la decisione democratica locale, facendo commissariare l’opera dal collega Cingolani, che ha trasformato il suo incarico da transizione a devastazione ecologica. Cosi il nuovo depuratore è stato affidato al Prefetto di Brescia, noto esperto di ambiente. Per questo giorno e notte c’è il presidio davanti alla prefettura. Per questo quel presidio va sostenuto assieme a tutte le lotte per l’ambiente e la democrazia, che nel governo dei padroni di Draghi hanno oggi il primo nemico“.

Sempre la sera del 18, è stato a dar man forte al gruppo del presidio portando la sua solidarietà il camminatore mantovano Mirko Savi, ideatore de il Cammino al passo del Chiese, e insieme al videomaker Carlo Neviani hanno proiettato su un telo esposto presso il Presidio il cortometraggio Al Passo del Chiese, realizzato nell’agosto 2020 durante la realizzzione del 1° cammino lungo l’intera asta del 160 chilometri del Chiese e del suo lago d’Idro; cammino che ora Mirko Savi col CAI di Bozzolo (MN) sta cercando di strutturare come sentiero CAI.

Il 19 mattina invece hanno portato sostegno al Presidio il Sindaco di Badizzole (BS) e parte della sua Giunta. C’è stato anche un momento increscioso. Ce lo racconta il presidente del Tavolo delle Associazioni Che Amano il Fiume Chiese e il suo Lago d’Idro Gianluca Bordiga: “Una signora artista Madonnara di Chiari, che aveva iniziato sul marciapiede vicino al Presidio una sua opera dedicata al tema della salvaguardia ambientale, mentre stava concludendo l’opera, molto bella, è stata fermata dalla Polizia Locale che l’ha accusata di imbrattare la città; la città che nel 2023 sarà capitale della cultura. Dopo le quattro pericolose sovversive armate di gomitoli e uncinetto che nei  giorni scorsi avevano messo in allerta la Digos ieri è stato il turno di una  Madonnara che ha fatto mobilitare la Polizia locale; gli agenti giunti sul posto hanno accusato i presidianti di imbrattamento, procedendo all’identificazione dei presenti e minacciando di elevare sanzione; pare quindi che il regolamento di Brescia definisca imbrattamento un’arte antica che dal 1500 fa parte del patrimonio culturale italiano ammirata in tutto il mondo; l’artista stava eseguendo un disegno simbolo della protesta utilizzando pigmenti in polvere, gessetti ed acqua zuccherata facilmente removibili come vuole l’antica tecnica ufficiale tramandata da generazioni in generazioni“.

Infine il resoconto della giornata di ieri. Al presidio hanno portato il loro sostegno il sindaco di Muscoline, Giovanni Benedetti, per la seconda volta al Presidio, e una rappresentanza della Polisportiva di Prevalle e il Consigliere del Comune di Prevalle Andrea Prina. Ma non sono stati gli unici: a portare la propria solidarietà e quella del movimento che rappresenta Lucio Pedroni, Presidente ANPI Provinciale Brescia.

Chiudiamo infine con una buona notizia “E’ arrivata la comunicazione della Questura – spiegano i presidianti – che in seguito alla nostra comunicazione di mantenere il Presidio a oltranza almeno fino a fine agosto e con la richiesta di essere ricevuti dal Presidente della Repubblica, la Questura ha autorizzato il PRESIDIO PERMANENTE DALLE ORE 8 ALLE ORE 23 FINO AL 31 AGOSTO in modo tale da consentire i vari contributi di dibattito al Presidio stesso anche nelle importanti ore serali e anche con interventi di ospiti particolari e con interventi anche di vari musicisti che in forma estemporanea portano il proprio sostegno; poi nelle ore notturne il Presidio verrà mantenuto come dall’inizio nel rispetto della quiete pubblica“.

redazione@oglioponews.it

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