Cronaca

Antenna a Casalbellotto troppo
vicina all'abitazione: è protesta

"Alla nostra famiglia sembra un vero e proprio sopruso. Interessi economici privati che schiacciano il diritto alla salute di altri, soprattutto bambini. Purtroppo non sembra esserci via di scampo perché anche le istituzioni sembrano non potere/volere farci niente"

Ci deve essere una soluzione migliore per quell’antenna che sta causando non pochi grattacapi a chi vi si trova a poche decine di metri. Iliad ha deciso di installare un’antenna nell’area tra Vicomoscano e Casalbellotto. A 20 metri da un’abitazione privata dove risiede una famiglia con un bimbo di 9 anni. Anzi, in verità sembrerebbe che le antenne da installare siano due, con la seconda a un centinaio di metri dall’asilo. Su questa seconda però al momento non ci sono riscontri, mentre sulla prima sì.

A raccontarci la storia Davide Ghezzi. Una storia che parte da dicembre dell’anno scorso: “In quel mese Iliad contatta le aziende insediate all’interno di un area circolare da loro individuata per l’installazione di una loro antenna telefonica. Tra di queste c’è anche la mia azienda, la ditta Gheroplast. Subito ne sono entusiasta. Non ho niente a priori contro queste installazioni e la prospettiva di entrate a investimento zero, soprattuto di questi tempi, mi faceva comodo. Contatto il loro intermediario e durante il sopralluogo emerge che l’antenna dovrebbe essere posizionata a ridosso della casa di mia sorella e a 100 metri da altre abitazioni. Quindi a malincuore rifiuto”.

Un’altra azienda della zona però decide che l’installazione può andare: “La settimana scorsa – prosegue Davide Ghezzi – scopro che il mio vicino, ha accettato al mio posto e la posizionerà in una posizione ancora peggiore di dove l’avrei collocata io, a 20 metri dalla casa di mia sorella, casa in cui abita tra le altre persone anche mio nipote di 9 anni. Di fronte alla finestra della loro cucina, al primo piano. Come se non bastasse nel frattempo scopriamo anche che Iliad avrebbe intenzione di posizionare un’altra antenna a poco più di 100 m dalla scuola materna e primaria di Vicomoscano. Scuola tra l’altro frequentata sempre da mio nipote. Risultato, mio nipote abiterà sotto un’antenna e il tempo che passerà fuori casa sarà vicino ad un’altra”.

Davide Ghezzi posta tutta la storia sui social. “Sollevando la questione a livello social le reazioni prevalenti sono state quelle di menefreghismo e di scherno, venendo tacciati di non volerla a casa nostra per metterla a casa di altri. La realtà è che non abitiamo in aree ad elevata densità abitativa e una collocazione migliore, a minore impatto, esiste sicuramente. Nel caso di Casalbellotto, a qualche centinaia di metri, ad esempio, c’è un’area industriale sicuramente più idonea. Anche la mia stessa proprietà industriale a questo punto è sicuramente meglio come soluzione. Alla nostra famiglia sembra un vero e proprio sopruso. Interessi economici privati che schiacciano il diritto alla salute di altri, soprattutto bambini. Purtroppo non sembra esserci via di scampo perché anche le istituzioni sembrano non potere/volere farci niente”.

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