Il mercato dell'auto a Cremona
resta lontano dai livelli del 2019
Il dato cremonese risulta in linea con quello dei mesi precedenti (708 immatricolazioni in maggio e 730 in aprile) e ancora lontano dalle vendite medie degli anni precedenti alla pandemia, pari a circa un migliaio di auto al mese.
Il mercato dell’auto resta in difficoltà, in Italia e anche a Cremona. La conferma arriva dai dati sulle immatricolazioni di giugno. Nel mese scorso, infatti, nella nostra provincia sono state vendute 763 auto. Rispetto allo stesso mese del 2020, su cui tuttavia pesavano ancora gli effetti del duro lockdown di marzo e aprile, c’è stata una lieve crescita: un anno fa furono infatti immatricolati 714 autoveicoli. Tuttavia, nel confronto con giugno 2019, quando sono state acquistate 1.029 auto, la contrazione del mercato è del 25%.
Una flessione ancora più marcata di quanto avviene a livello nazionale, dove si registra – con un totale di 149.438 auto vendute -, un incremento delle immatricolazioni del 12,6% su giugno 2020 e una perdita del 13,2% sullo stesso mese del 2019.
Il dato cremonese risulta in linea con quello dei mesi precedenti (708 immatricolazioni in maggio e 730 in aprile) e ancora lontano dalle vendite medie degli anni precedenti alla pandemia, pari a circa un migliaio di auto al mese.
“Il risultato di giugno – commenta Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la federazione che riunisce i concessionari di auto -, aggravato anche dalla crescente mancanza di prodotto per effetto della crisi dei semiconduttori, non riesce a compensare la perdita di quasi 200mila vetture sul periodo gennaio – giugno 2019: il mercato resta asfittico e i nuovi ordini in calo. Come abbiamo ribadito al Tavolo automotive – prosegue -, per favorire il rinnovo del parco auto e tamponare gli effetti negativi sul mercato dell’epidemia Covid-19, occorre il rifinanziamento urgente degli incentivi per gli acquisti della fascia 61-135 g/km di CO2 e la contestuale rottamazione di auto con oltre dieci anni di anzianità”.
g.lo.