Thom Chacon incanta la
piazza di Casalmaggiore

Thom Chacon non lo scopriamo noi. E’ uno di quei songwriter americani che sulla scia di un certo tipo di cantautorato (John Mellencamp e Bob Dylan su tutti) si è ritagliato una propria strada. E sembra di averceli davanti il deserto, il confine con il Messico, la solitudine delle American roads che corrono nell’infinito. Sembra di essere dentro a quell’America fatta anche di fatica e sofferenza, di immigrazione e panorami cupi, di moltissime illusioni e poche speranze. Chitarra, armonica, e la presenza di due musicisti d’eccezione, Tony Garnier (il contrabbassista di Bob Dylan, che vanta collaborazioni con Tom Waits, Paul Simon e tanti altri artisti d’oltreoceano) e Paolo Ercoli, pedal steel e dobro, altro raffinato interprete hanno creato un’alchimia perfetta.

Thom Chacon non lo scopriamo noi: voce cupa e rauca, graffiante e profondissima, chitarra e armonica all’essenziale pronte a sostenere i suoi racconti di vita ieri sera ha incantato il – contingentato – pubblico presente in piazza Garibaldi nell’area predisposta (non senza fatica, dovendo fare i conti con la normativa anticovid tutt’ora in essere) da Pro Loco ed ufficio Tecnico Comunale. Il pubblico entrato era solo quello che aveva prenotato e tutti, prima di entrare nel recinto, hanno dovuto lasciare all’ingresso generalità e numero di telefono.

Un ottimo spettacolo, di assoluta qualità dunque per Casalmaggiore grazie agli spettacoli messi in campo da Musica in Castello. Peccato solo per l’estremo brusìo che, in special modo nelle file in fondo, ha in parte disturbato l’ascolto. Non ci si può purtroppo fare nulla (se non forse pensare al palcoscenico naturale del sagrato di Santo Stefano per i concerti) per cui prendiamo il positivo. E il positivo è appunto un concerto unico nel suo genere. Davvero straordinario.

N.C.