Villanova, chiude l'unico
negozio di alimentari in paese
"Il negozietto non era solo un piccolo reddito utile a Nunzia, “la bottega” come la chiamano le donne anziane del paese era un luogo di scambio; certo incontri frettolosi verso il mezzogiorno, tra un chilo di pane e un etto di prosciutto, ma era pur sempre un modo per la comunità di guardarsi negl’occhi di salutarsi"
Il trenta giugno scorso, Nunzia, ha consegnato al proprietario la chiave del negozietto di alimentari che gestiva da 14 anni, il negozio si trova a Villanova di Rivarolo del Re sull’angolo di via G.Giusti, sulla provinciale, lo ha svuotato e ha cessato l’attività (va ricordato che è stato attivo per vari decenni). Nunzia ha smesso perché le spese di gestione del locale sono diventate insostenibili.
Nel mondo della comunicazione in tempo reale, del commercio digitale e dei centri commerciali, la chiusura di un piccolo negozio in un piccolo paesino come Villanova (200 abitanti circa), non è una notizia è solo un fatto naturale da inserire nel processo evolutivo in corso da tempo e ineluttabile.
Ma in realtà non è così, è la perdita di un pezzo di socialità, il negozietto non era solo un piccolo reddito utile a Nunzia, “la bottega” come la chiamano le donne anziane del paese era un luogo di scambio; certo incontri frettolosi verso il mezzogiorno, tra un chilo di pane e un etto di prosciutto, ma era pur sempre un modo per la comunità di guardarsi negl’occhi di salutarsi e di chiedersi se tutto andava bene, si sapeva chi veniva e chi andava, se il comune aveva un avviso per i cittadini, tante cose, forse anche pettegolezzi anzi sicuramente, ma anche informazioni e insieme alle chiacchere il sentirsi vivi e utili. Adesso questo pezzo di vita è scomparso, sacrificato al bilancio di un magro interesse economico. Peccato, non è solo la perdita di Nunzia della sua occupazione, è una perdita che impoverisce la piccola comunità di Villanova.
Pierluigi Bonfatti Sabbioni