Picco di caldo, Asst:
"Attenzione ai colpi di calore"
I sintomi sono abbastanza tipici, fa sapere Asst: “Volto arrossato o pallido, pelle secca e calda, aumento della temperatura corporea (febbre), aumento della frequenza cardiaca (tachicardia), aumento della respirazione (tachipnea), pupille dilatate. Si può verificare shock e perdita di coscienza”.
La situazione meteorologica di questi giorni, con l’umidità oltre il 60-70%, una ridotta ventilazione e temperature superiori ai 25 gradi, può dare dare luogo a diversi disturbi anche dal punto di vista della salute. A mettere in allerta i cittadini è l’asse di Cremona, che esorta a tenere a mente quali possano essere le conseguenze del caldo afoso, per capire come affrontarle. A partire dai colpi di calore, che possono verificarsi soprattutto in luoghi chiusi.
I sintomi sono abbastanza tipici, fa sapere Asst: “Volto arrossato o pallido, pelle secca e calda, aumento della temperatura corporea (febbre), aumento della frequenza cardiaca (tachicardia), aumento della respirazione (tachipnea), pupille dilatate. Si può verificare shock e perdita di coscienza”.
In questi casi è importante chiedere assistenza medica e nell’attesa portare la persona in un posto fresco e ventilato con le gambe sollevate rispetto al corpo (se pallido) o in posizione semiseduta (se rosso in viso). Necessario anche “liberare la persona dagli indumenti” e “raffreddare il corpo con acqua fresca, anche avvolgendolo in lenzuola o asciugamani umidi o utilizzando borse di ghiaccio da posizionare sotto le ascelle, ai polsi, all’inguine, alle caviglie, ai lati del collo”. Può essere utile anche somministrare acqua fresca, eventualmente con sali minerali.
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