Si è spento il Maestro Giacomo
Zani, direttore d'orchestra
Giacomo Zani, direttore d'orchestra e musicologo, era nato a Casalmaggiore il 9 luglio del 1932. Si era da subito appassionato alla musica ed aveva studiato pianoforte e composizione con Maestri qualificati. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Non ha superato i traumi dell’incidente stradale occorso alle 13.30 di giovedì, il Maestro Giacomo Zani, spentosi a 88 anni. Si sentiva orgoglioso di fare parte della sua città. Di averla dentro nonostante tutto, nonostante la carriera lo avesse portato a girare città e paesi di tutto il mondo. Tanto da aver disposto, nel suo testamento, che la sua casa museo, Villa Zani, andasse in eredità proprio al Comune.
Giacomo Zani, direttore d’orchestra e musicologo, era nato a Casalmaggiore il 9 luglio del 1932. Si era da subito appassionato alla musica ed aveva studiato pianoforte e composizione con Maestri qualificati. Fu allievo di Alberto Soresina, Tommaso Alati, Giulio Cesare Parabeni e Antonino Votto. Si trasferisce poi a Parigi per perfezionarsi come allievo di Robert Blot. In Francia si diploma come direttore d’orchestra. Tornato in Italia partecipa e vince un concorso della RAI e così ha inizio la sua carriera.
Inizialmente si dedica al genere sinfonico, poi si indirizza al repertorio operistico. Grazie alla sua infinita bravura e conoscenza viene nominato direttore stabile dell’orchestra del Teatro Massimo di Palermo, in seguito otterrà anche la carica di direttore del Teatro del Giglio di Lucca. E’ chiamato anche a Seul, in Corea del Sud, come direttore d’orchestra.
Amico di molti artisti quali Luciano Chailly, Gian Carlo Menotti, Vittorio Patané, collabora con i maggiori protagonisti delle scene teatrali e concertistiche del tempo. Dirige tra gli altri Luciano Pavarotti, Rajna Kabaivanska, Leyla Gencer, Katia Ricciarelli, Luciana Serra, Leo Nucci, Giacomo Aragall, Renata Scotto, Alfredo Kraus, la violinista Pina Carmirelli, il pianista Antonio Bacchelli. La sua carriera da direttore d’orchestra si conclude per sopraggiunti limiti d’età a Seul nel 2005. L’ultima opera diretta è Andrea Chénier.
Torna, di rado ma appena può nella sua Casalmaggiore e nella sua Casa Biblioteca – Museo che si affaccia sulla statale. Un’oasi di pace in cui si dedica ai suoi studi e alla sua musica. Terminata la carriera di direttore, si dedica anima e corpo alla direzione artistica della Casa Musicale Sonzogno. E’ un ricercatore attento e profondo, mai banale. Si occupa di revisione critica di opere e spartiti, ne studia i passaggi e le armonie, proponendo variazioni e soluzioni ancora oggi utilizzate. Nel 2011 decide di abbandonare l’incarico, dedicandosi esclusivamente a se stesso e alla promozione della musica dalla sua Casa.
Nel 2013 dona Casa sua alla collettività, con il solo obbligo che pure dopo la sua morte l’immensa villa con giardino continui a promuovere musica e arte. Dal 2014 Casa Zani è proprietà del Comune di Casalmaggiore e la moglie e il Maestro ne sono usufruttuari. Oltre alla Casa il Maestro dona alla città tutto quello che vi è dentro, opere, spartiti musicali.
Negli ultimi tempi non stava bene il Maestro Giacomo Zani, tanto che gli era stato consigliato di stare più accorto, di riguardarsi. Cosa che naturalmente ha fatto poco: si è speso per tutta la vita sempre al massimo, ha continuato a farlo sino alla morte, avvenuta non si sa se a seguito dell’incidente in via Albarone o per conseguenza di un malore accusato mentre era alla guida.
N.C.