Croce Rossa, inaugurazione
il 27: promessa mantenuta
Nel corso della cerimonia (una cerimonia snella, non più di un'ora in tutto) verrà scoperto anche un cippo marmoreo con l'albo d'onore, il nome di tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della nuova sede
Il 27 giugno di 162 anni fa si concludeva la battaglia di San Martino e Solferino. Fu una battaglia cruenta quella che vide opposte le truppe austriache di Francesco Giuseppe e quelle franco piemontesi capitanate da Napoleone III. La battaglia si concluse dopo quattro giorni di durissimi scontri con le truppe austriache in fuga e quelle franco piemontesi incapaci di inseguirle, tante e gravi erano state le perdite. Ma il 27 giugno di 162 anni fa, del 1858, viene ricordato per un altro e positivo motivo. Lo svizzero Henry Dunant giunto nei luoghi della furente battaglia appena conclusasi, rimase sconvolto alla vista dei feriti, moltissimi dei quali trasportati a Castiglione per essere curati. Dunant vide il prodigarsi delle popolazioni del luogo, soprattutto donne, per assistere i feriti e rimase colpito dal fatto che a Castiglione si assistevano tutti i feriti, senza distinzioni di grado e divisa, ognuno con lo stesso impeto. Si unì ai soccorsi e appena la situazione tornò alla normalità decise che quegli istanti di vita dopo la battaglia dovessero fare da modello a qualcosa di grande e duraturo. Così nacque la Croce Rossa.
Non è un caso dunque che l’inaugurazione, quella ufficiale, della nuova sede di Croce Rossa di Casalmaggiore, che si affaccia alla provinciale asolana, sia stata fissata per il 27 giugno. Inaugurazione ufficiale, quella che non aveva potuto esserci quando la sede aprì i battenti, causa emergenza covid. Al Covid, così come ad altre tante emergenze e quotidianità, la Croce Rossa ha continuato a lavorare. Oltre al trasporto infermi l’azione di aiuto alla popolazione è stata incessante con spese e medicinali. Nel frattempo ha inaugurato anche il poliambulatorio. “E’ stato un anno e mezzo estenuante – ci ha raccontato il presidente di Croce Rossa Rino Berardi – e adesso che la situazione è più tranquilla possiamo finalmente procedere all’inaugurazione ufficiale.
Sarà un’inaugurazione che – sulla falsa riga dell’organizzazione – unirà passato e futuro, simboli storici e modernità. Ricca di alcune sorprese. All’evento del 27 hanno lavorato e stanno lavorando i volontari perché nulla, proprio nulla, sarà lasciato al caso.
Partiamo dalla dicotomia antico/moderno. Sul piazzale di Croce Rossa, in arrivo dal museo di Castiglione delle Stiviere, arriverà un mitico pulmino Wolkswagen del film Totòtruffa. Quello con il quale, dopo l’acquisto della Fontana di Trevi venduta dal raggiro di Totò e di Peppino del Filippo fu portato via il compratore. E’ l’originale, un pezzo storico e prezioso. Ma il cielo sopra la sede sarà anche sorvolato dal drone ufficiale di Croce Rossa che riprenderà istantanee della festa.
Nel 2015, al termine della festa in teatro Comunale, erano state mostrate le planimetrie del progetto della nuova sede. La festa del 27 ripartirà proprio da lì. “Quello che abbiamo promesso lo abbiamo mantenuto, è per questo che abbiamo pensato alla continuità con quei festeggiamenti”. Si parlerà di passato ma soprattutto di presente con qualche accenno pure al futuro. Un futuro che non vi possiamo narrare – per un’avventata promessa fatta – ma che verrà tracciato e per il quale già si sta alacremente lavorando.
Saranno tantissime le autorità attese. Autorità civili, religiose, militari, del mondo dell’imprenditoria, del terzo settore: una sessantina gli ospiti ufficiali. Anche in questo caso tra i tanti attesi ne citiamo qualcuno. Ci sarà sicuramente il presidente nazionale di Croce Rossa e Mezza Luna Rossa Francesco Rocca e ci saranno i massimi vertici di croce rossa Lombardia e delle regioni limitrofe. Poi ancora Lions e Rotary, Unicef e Cremona Soccorso. Ma al di là delle autorità ci saranno tutti coloro che hanno contribuito alla nuova sede: “Gli invisibili – ci spiega Rino Berardi – che per noi sono stati altrettanto importanti e se questa sede c’è lo dobbiamo anche a loro”.
In uno dei due spazi verdi ci sarà anche il mezzo anfibio dell’OPSA di Croce Rossa che nel pomeriggio sarà poi impegnato in Po in una esercitazione.
Nel corso della cerimonia (una cerimonia snella, non più di un’ora in tutto) verrà scoperto anche un cippo marmoreo con l’albo d’onore, il nome di tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della nuova sede. La frase iniziale è stata scritta da uno degli ultimi epigrafisti viventi, Michele Micheli Longari Ponzone. Gli ospiti d’onore troveranno posto nelle 60 sedie sotto il portico, agli altri spettatori verrà offerto, oltre al mattoncino, un ombrello di CRI per ripararsi dal sole (o dalla pioggia). Sarà un’evento a cui prenderanno operativamente parte una cinquantina di volontari e due cerimonieri ufficiali: Marco Penotti e Oriana Scarpa, moglie del compianto Angelo Martani. Ad Angelo Martani, volontario per tanto tempo di Croce Rossa e sempre attivo sino a che la salute glielo ha concesso, verrà dedicato il Centro Medico Umanità. E non sarà l’unica dedica di giornata. L’ambulatorio delle Crocerossine sarà dedicato alla memoria di Emanuela Setti Carraro, moglie del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, morta con lui nell’attentato mafioso del 3 settembre 1982 e Crocerossina. Infina la terza targa di dedica sarà quella della sala ricreativa, dedicata alla memoria di Matteo Ciatti, ex dipendente Braga, morto prematuramente.
Ci sarà anche un intrattenimento musicale ed i momenti dell’inaugurazione ufficiale verranno scanditi da momenti di musica (naturalmente non dal vivo, fatta eccezione per la tromba che eseguirà il silenzio. L’inaugurazione si aprirà con l’inno d’Italia.
Per il futuro qualcosa possiamo dirvi: è in dirittura d’arrivo il Centro Prelievi: la conferma – indiretta – arriva dal sito di Synlab che annoverà Casalmaggiore e gli ambulatori della Croce Rossa come centro prelievi accreditato. Anche i parcheggi saranno contingentati e vi sarà un servizio di volontari che si occuperà anche di questo aspetto. Non mancheranno altre sorprese. Alla fine un piccolo rinfresco allieterà l’evento. Tutto naturalmente si svilupperà in stretta osservanza delle normative Covid.
“Una nota di merito – chiude il presidente – lasciatemela fare per i volontari di Croce Rossa. E’ grazie al loro lavoro che oggi siamo quello che siamo”. Una realtà importante, tra le più importanti che ancora non ha smesso di crescere. Una realtà a servizio dei cittadini e dei loro bisogni. Nel 2015, al termine della festa al teatro comunale, era stata fatta una promessa: quella di un centro polifunzionale d’emergenza, in grado di erogare servizi sia ai cittadini che alle imprese e alle amministrazioni. Sembrava una scommessa ma quelle parole erano la pura realtà. E il 27 quella realtà verra sancita in maniera ufficiale, e fermata nella storia di queste terre.
Nazzareno Condina