Cr-Mn, Vacchelli a Fontana:
"E la tangenziale di Casalmaggiore?"
"Come ribadito con forza domenica scorsa in occasione della nostra manifestazione in bici per la ss10, vogliamo riportare al centro dell'agenda politica locale, regionale e nazionale la nostra proposta di riqualificazione della statale 10".
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Arriva da Cesare Vacchelli dei comitati ambientalisti del Casalasco Piadenese la risposta all’ultima uscita di Attilio Fontana, governatore della Lombardia, in merito all’autostrada Cremona-Mantova. “Le dichiarazioni del presidente Fontana in ordine alle risorse che Regione Lombardia metterebbe a disposizione per finanziare infrastrutture nel nostro territorio ed in particolare per la Cr-Mn, non ci sorprendono affatto in quanto già da tempo note.
Giova sottolineare come tra le opere annunciate manchi clamorosamente il completamento della tangenziale di Casalmaggiore, il cui costo tutt’altro che proibitivo è di circa 25 milioni di euro. Quanto al finanziamento della Cr-Mn è solo il caso di rimarcare come i 110 mln di cui parla il presidente Fontana corrispondono al contributo regionale previsto dalla convenzione di concessione e come queste risorse siano ampiamente insufficienti per il finanziamento del progetto autostradale,
- sia nel caso si dovesse proseguire con l’attuale concessionaria Stradivaria, dal momento che come affermato dalla regione stessa nel luglio 2019, il riequilibrio del Pef sarebbe perseguibile con un contributo pubblico di 500 mln di euro
- sia nel caso in cui, bocciata questa ipotesi, si affidasse la realizzazione dell’opera ad una società pubblica regionale, scenario C ipotizzato sempre al tavolo delle infrastrutture del luglio 2019, che prevede un impegno finanziario di ben 750 mln di euro che la regione dovrebbe versare come capitale sociale a questa società”.
“La mancanza di trasparenza e la contraddittorietà delle ermetiche risposte che ci pervengono da parte dei decisori politici – insiste Vacchelli – conferma il perdurare di una situazione di pericoloso stallo, la stessa che per decenni ha tenuto bloccato la realizzazione di tutte quelle opere veramente utili al territorio e che oggi, in modo inaccettabile e paradossale, sta ancora condizionando e ritardando la progettazione e la realizzazione di opere ferroviarie importantissime come il raddoppio della linea ferroviaria Mantova-Piadena-Codogno.
Per questo, come ribadito con forza domenica scorsa in occasione della nostra manifestazione in bici per la ss10, vogliamo riportare al centro dell’agenda politica locale, regionale e nazionale la nostra proposta di riqualificazione della statale 10 come alternativa concreta e sostenibile, insieme al raddoppio ferroviario Mn-Codogno,all’autostrada Cremona Mantova”.
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