Cronaca

Gessi e veleni, Confagri MN:
"Non si demonizzi un settore"

Regione Lombardia un paio di anni fa ha vietato l’utilizzo dei fanghi in più di 160 comuni, in favore della materia organica, gli effluenti zootecnici: "In province ad alta densità di allevamenti come la nostra riteniamo possano bastare questi per un’efficace azione di concimazione e nutrimento dei terreni".

“Gli imprenditori agricoli lavorano nella piena legalità, e sono soltanto gli utilizzatori finali di fanghi e gessi. Smettiamola con questa caccia alle streghe”. È questo l’appello di Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova, dopo la vicenda che è balzata agli onori delle cronache circa lo sversamento di 150.000 tonnellate di prodotti contaminati in diversi comuni dell’Alto Mantovano, spacciati per concime: “Innanzitutto – spiega Cortesi – dobbiamo specificare che non si trattava di fanghi, il cui utilizzo è vincolato dalle norme regionali, ma di ammendanti derivati dai fanghi stessi, che sono invece ammessi. I prodotti in questione però erano totalmente illegali, in quanto contenenti elementi altamente tossici”.

“Basta con le accuse al nostro settore – prosegue Cortesi – chi ha sbagliato è giusto che paghi, ma non dobbiamo demonizzare l’agricoltura. Ribadisco come gli agricoltori siano solo gli utilizzatori finali di questi prodotti, addirittura vittime di chi fornisce garanzie fittizie sulla regolarità di questi prodotti. Al tempo stesso però invito tutti a prendere le più totali distanze da chi si offre di concimare gratuitamente i terreni,in certi casi addirittura offrendo un compenso. Si tratta naturalmente di truffe, che portano poi a gravi conseguenze ambientali”.

Alcuni sindaci dei comuni coinvolti hanno proposto di adottare una sorta di registro degli spandimenti, ma Cortesi replica: “Le sanzioni – spiega – vanno comminate in base alle norme già esistenti, a nostro parere le uniche alle quali fare riferimento. Crearne di nuove vorrebbe dire appesantire ulteriormente le nostre aziende a livello burocratico, l’ultima cosa di cui c’è bisogno”.

Regione Lombardia un paio di anni fa ha vietato l’utilizzo dei fanghi in più di 160 comuni, in favore della materia organica, gli effluenti zootecnici: “In province ad alta densità di allevamenti come la nostra riteniamo possano bastare questi per un’efficace azione di concimazione e nutrimento dei terreni”,

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