Cronaca

Mallardo, le coltellate a Daniele
sono state 33: gli ultimi sviluppi

Soprattutto non emerge nessun segno di difesa, confermando dunque che Daniele è stato colpito mentre dormiva, quando non aveva nessuna possibilità di reagire. I fendenti hanno colpito torace, cuore e polmoni. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Non cambia di molto la sostanza, perché probabilmente Daniele Tanzi, 19enne di Casalmaggiore ucciso all’ex Mulino di Parma dal rivale in amore e coetaneo Patrick Mallardo il 5 maggio scorso, era già morto dopo il terzo fendente.

Ma il dettaglio che trapela dall’autopsia sul corpo del ragazzo di origine foggiana residente da sempre a Casalmaggiore sarà comunque utile alle indagini: perché certifica tutta la furia dell’aggressore. Sono state 33 le coltellate registrate sul corpo di Daniele, e non 24, come inizialmente era stato detto

Soprattutto non emerge nessun segno di difesa, confermando dunque che Daniele è stato colpito mentre dormiva, quando non aveva nessuna possibilità di reagire. I fendenti hanno colpito torace, cuore e polmoni. Una ricostruzione che si sposa a pieno con quella di Maria Teresa Dromì, la ragazza contesa, che aveva parlato subito dopo il fatto agli inquirenti, di fatto incastrando Mallardo.

La difesa, con gli avvocati Alessio Barboni, Francesco Savastano e Raffaella Santoro, non dovrebbe chiedere la perizia psichiatrica, anche se tale strada non è ancora esclusa del tutto. Di certo c’è che prende corpo e forza l’accusa di omicidio volontario premeditato, che potrebbe portare, come condanna, anche all’ergastolo in Corte d’Assise.

La ricostruzione passerà pure dall’analisi dei cellulari, ma è molto probabile che sia stata la stessa ragazza a dire a Patrick che avrebbe passato la notte all’ex Mulino di Parma, così il 19enne è arrivato a colpo sicuro sul posto. Maria Teresa ha avvisato Patrick per farlo ingelosire, come sembra, oppure per tentare un chiarimento, dato che i tre ragazzi pare avessero iniziato a frequentarsi anche “in pace” e da amici? Una delle tante domande di questa tragedia.

Giovanni Gardani

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