Centri Estivi, Casa al Mare, commercio:
a Casalmaggiore due bandi anti crisi
Due misure, due bandi, per venire incontro a chi ha patito a livello economico la crisi legata al Coronavirus. Una misura strettamente sociale e per le famiglie, la seconda invece per i commercianti e le attività economiche. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Due misure, due bandi, per venire incontro a chi ha patito a livello economico la crisi legata al Coronavirus. Una misura strettamente sociale e per le famiglie, la seconda invece per i commercianti e le attività economiche. A illustrarle, sabato mattina alle 12 in sala consiliare del comune di Casalmaggiore, il sindaco Filippo Bongiovanni e l’assessore al Commercio Gianfranco Salvatore. “Dei 948mila euro arrivati al nostro comune come misura straordinaria, in quanto facciamo parte di uno dei territori più colpiti dalla prima ondata Covid – ha detto Bongiovanni – 648mila euro erano già stati distribuiti nel 2020 e ora distribuiamo i restanti 300mila euro”.
CENTRI ESTIVI E CASA AL MARE – La prima misura è contenuta nella delibera 83 della giunta comunale del 12 maggio 2021 e stanzia una parte di risorse, ossia 70mila euro su 110mila (i restanti 40mila euro saranno distribuiti in una fase successiva). La prima iniziativa è sui Centri Estivi, la seconda sulla Casa al Mare di Forte dei Marmi. “Nel primo caso mettiamo a disposizione 60mila euro – ha detto Salvatore – con l’obiettivo di favorire la socializzazione e di non gravare troppo sulle famiglie. Chi iscrive il proprio figlio a un Centro Estivo avrà un contributo del 40% (l’anno scorso era del 30%, ndr) e, su spinta del consigliere Mara Parri, che ringrazio, tale contributo si alza al 60% per ragazzi portatori di disabilità certificata. Questo al di là del reddito della famiglia. Il ristoro prevede anche la quota pasti ed è stato innalzato per i ragazzi fino a 14 anni (l’anno scorso si arrivava agli 11 anni, ndr). La misura vale anche per i minori che, avendo i genitori residenti a Casalmaggiore ma che magari lavorano in comuni limitrofi, vanno nei Centri Estivi in questi ultimi comuni e non necessariamente in quelli organizzati a Casalmaggiore. Non abbiamo escluso nessuno”.
Mancano 10mila euro al totale, che sono destinati al trasporto per la Casa al Mare. “Dato che quest’anno, per le norme Covid – ha detto Salvatore – il trasporto sarà a carico delle famiglie, interveniamo con una quota forfettaria su benzina e autostrada. Ricordo inoltre che le rette non sono state ritoccate rispetto agli anni precedenti. Il successo della Casa al Mare è andato oltre ogni aspettativa, con un overbooking di 30 unità sul turno Minori e pochi posti ancora liberi per il turno Adolescenti. Ma in poco tempo siamo arrivati al tutto esaurito: significa che c’è voglia di socialità”.
ATTIVITA’ ECONOMICHE – Sono interessate da questa misura, che mette a disposizione 100mila euro su 190mila euro a disposizione (pure qui, vi sarà poi una successiva nuova assegnazione delle risorse), le attività economiche che hanno sede operativa nel comune di Casalmaggiore. “Sosterremo – ha detto Bongiovanni – le aziende che hanno avuto un calo del fatturato nel 2020 rispetto al 2019. Ma siamo andati oltre: il bando si rivolge alle attività economiche titolari di partita Iva con limite al fatturato di 400mila euro nel 2020, che devono rispettare parametri e limiti previsti dalla normativa per definirsi micro imprese (si veda a proposito l’articolo 2 comma 3 del Decreto Ministeriale 18 aprile 2005, ndr). Il Governo ha scelto di aiutare chi ha avuto un calo del fatturato dal 30% in su. Noi abbiamo invece pensato di aiutare chi ha avuto un calo dal 10% in su e questo ha molto soddisfatto ConfCommercio, che si è complimentata con noi. Il ristoro è di 2mila euro per chi ha avuto un calo del fatturato del 100% e di 200 euro per chi ha avuto un calo del 10%: tutte le altre percentuali stabiliscono un contributo una tantum per il quale si fa la media (ad esempio un calo del fatturato del 50% garantisce 1.100 euro, ndr). Le imprese che hanno aperto dopo il 1° gennaio 2020, e che dunque non hanno la possibilità di confrontare il fatturato 2019, potranno fare richiesta di un contributo quantificato in 300 euro”.
“Ad oggi abbiamo 300 attività interessate – ha detto Bongiovanni – e il sostegno verrà erogato sulla base dell’ordine cronologico e fino ad esaurimento fondi. Il bando apre martedì 18 maggio e termina il 18 giugno, con domanda che si inoltra via PEC sui moduli predisposti dal comune. Verranno tenuti in considerazione diversi codici Ateco, che per ciascuna attività economica devono essere presenti alla visura camerale alla data del 30 aprile 2021, anche se l’attività non è prevalente. Parliamo di servizi alla persona; commercio al dettaglio non alimentare; servizi di ristorazione; strutture ricettive turistico-alberghiere; attività legate a cultura, spettacoli e sport; agenzie di viaggi; ambulanti in aree pubbliche con sede legale però a Casalmaggiore”.
Giovanni Gardani