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Covid, nelle scuole mantovane
660 positivi a marzo

Al 31 marzo, il 3,4% degli studenti e del personale scolastico è risultato positivo al tampone dall’inizio dell’anno scolastico, con dei tassi di positività più bassi nella scuola dell’infanzia e più elevati nella secondaria di primo e secondo grado.

Gli operatori del Gruppo Scuola, dislocati nelle sedi di Cremona e Mantova, effettuano attività di sorveglianza sanitaria in ambito scolastico attraverso un confronto continuo con i Dirigenti Scolastici, i Referenti Covid-19, gli RSPP e i Medici Competenti della Scuola per avviare azioni di “tracciamento dei contatti” e di ricostruzione della catena del contagio. L’attenzione è rivolta in particolare alla fascia di età scolare, alle famiglie degli alunni e a tutto il personale scolastico con la finalità di contenere il diffondersi del contagio isolando da subito le classi interessate. Il presente report è curato dagli operatori del Gruppo Scuola coordinati dalla Dott.ssa Laura Rubagotti e dall’Osservatorio Epidemiologico di ATS Val Padana diretto dal Dott. Marco Villa.

ANALISI DEI DATI AL 31 marzo 2021

Al 31 marzo, il 3,4% degli studenti e del personale scolastico è risultato positivo al tampone dall’inizio dell’anno scolastico, con dei tassi di positività più bassi nella scuola dell’infanzia e più elevati nella secondaria di primo e secondo grado.

Dal 1 settembre sono stati eseguiti oltre 36.000 tamponi a soggetti in età scolastica.  Dopo il calo del numero di tamponi avvenuto verso fine anno, si è assistito ad un costante aumento dei casi e quindi dei test eseguiti fino ad arrivare agli oltre 3000 tamponi nella terza settimana di marzo, anche per effetto di una circolare regionale finalizzata al tracciamento delle “varianti” ad elevata contagiosità, a seguito della quale i contatti sono stati tracciati per i 14 giorni precedenti la positività e, per i contatti stretti, era obbligatorio avere un tampone negativo per poter terminare la quarantena. L’introduzione della “zona rossa” e la conseguente chiusura delle scuole di ogni ordine e grado hanno consentito la riduzione del numero dei contagi ed una rimodulazione delle attività di contact tracing.

Se si esclude la terza settimana di marzo (quando è stato eseguito un numero eccezionale di tamponi di controllo), la percentuale di positività al tampone è stata sempre di poco inferiore al 10% (Figura 1b). In questo contesto, al fine di intervenire in modo ancora più efficace nell’individuazione di eventuali casi Covid-19 positivi e prevenire l’insorgenza di possibili focolai in ambito scolastico e familiare, è stato avviato il “Servizio di Prenotazione Tampone Antigenico Covid-19 per le Scuole”, che offre a tutti gli studenti di età compresa tra 14 e 19 anni e al personale scolastico della Scuola Secondaria di Secondo grado, l’opportunità di prenotare un test antigenico volontario con cadenza quindicinale e, per i soggetti già posti in quarantena, tra la terza e settima giornata della quarantena stessa.

I dati di incidenza (il numero di casi diviso rapportato al numero di abitanti) confermano che l’andamento dell’epidemia nella scuola è simile a quello del resto della popolazione, collocandosi però su dei valori nettamente inferiori, soprattutto nei valori massimi. Da metà febbraio si è osservata una decisa risalita dei casi che ha avuto il suo picco intorno alla metà di marzo. Come negli altri territori, l’aumento dei casi è stato verosimilmente favorito anche dalla presenza della variante inglese, accertata (come nella popolazione adulta) in quasi tutti i campioni genotipizzati (che però rappresentano un campione estremamente ridotto del totale dei positivi).

Attività di Screening nelle scuole

A partire dal mese di novembre 2020, l’ATS della Val Padana ha effettuato – nelle provincie di Mantova e Cremona – 4.875 tamponi nel setting scolastico oltre a quelli già previsti dalle disposizioni normative riguardanti la sorveglianza sanitaria. Questi screening sono stati organizzati grazie al supporto dei medici delle Unità Speciali di Continuità Assistenziali (USCA), presso gli istituti scolastici o nei Punti Tampone del territorio in ottica preventiva, proattiva ed estensiva rispetto alle attuali indicazioni, ed indirizzati agli alunni e al personale di comunità scolastiche interessate da casi di positività accertati, ancorché non destinatari di misure di quarantena. Queste azioni di prevenzione hanno proprio la finalità di massimizzare la capacità di intercettare precocemente e contenere l’eventuale presenza del virus SARS-CoV-2 tra gli alunni, le loro famiglie ed il personale scolastico ed hanno piena efficacia, tuttavia, se l’adesione – che resta su base volontaria – è elevata, in quanto consentirebbero di ampliare e potenziare l’attività di sorveglianza e tracciamento dei contatti.

Si ricordano le condizioni che consentono l’attivazione del programma di screening nelle scuole:

  • Presenza nello stesso plesso scolastico/istituto di uno o più docenti positivi afferenti a varie classi
  • Presenza nello stesso plesso scolastico/istituto di uno o più operatori scolastici positivi (es. personale mensa, bidelli, assistenti alla persona, altro…) afferenti a varie classi
  • Riscontro di possibili assembramenti avvenuti all’interno o nel cortile della scuola (es. ricreazione, accessi avvenuti con modalità non regolamentate, altro…)
  • Presenza accertata di un alunno o di un autista positivi che hanno utilizzato il servizio di scuolabus
  • Scuole appartenenti a Comuni con elevata incidenza di casi positivi con rilevazione di focolai familiari accertati che coinvolgano anche soggetti in età scolare
  • Scuole che presentano un numero significativo di classi già sottoposte a quarantena
  • Particolari situazioni caratterizzate da notifiche di isolamento/quarantena avvenute tardivamente (es: per difficoltà a reperire i soggetti interessati e/o per ritardo di trasmissione dell’esito dei tamponi attraverso i flussi regionali, altro …)
  • Presenza di caso positivo sospetto/accertato di variante al virus SARS-CoV-2.

Vademecum per genitori di bambini e ragazzi frequentanti la scuola

Si ricorda infine che per accompagnare la nuova ripartenza della Scuola, l’ATS della Val Padana ha redatto un breve vademecum per fornire ai genitori chiare indicazioni per affrontare, insieme ai propri figli, questo particolare e delicato momento di vita della famiglia, caratterizzato dal perseverare di una situazione di emergenza sanitaria e di distanziamento “fisico” che si concretizza ogni giorno a scuola, ma talvolta anche in famiglia con i nonni e nel tempo libero con amici e parenti. Il vademecum è stato inviato alle famiglie grazie alla collaborazione di tutti gli Istituti Scolastici e i Servizi Educativi dell’Infanzia delle province di Cremona e Mantova, dei Pediatri e dei Medici di Famiglia ed è pubblicato sul sito di ATS al seguente link https://www.ats-valpadana.it/info-utili-per-scuole-e-genitori

ATS della Val Padana ha inoltre attivato un numero verde dedicato unicamente ai genitori di bambini/ragazzi già in sorveglianza sanitaria per SARS-CoV-2. Tale numero – segnalato alle scuole e ai pediatri e medici di medicina generale affinché questi lo comunichino alle famiglie – è già attivo per fornire informazioni rispetto alla situazione di isolamento/quarantena dei soggetti afferenti alla fascia d’età 0-19 anni. Si precisa che tale servizio non è dedicato alla restituzione dei referti dei tamponi e non vuole essere un numero di primo soccorso: in caso di manifestazione di sintomi i genitori dovranno fare riferimento unicamente al proprio Pediatra o al Medico di Famiglia e non al numero verde.

redazione@oglioponews.it

 

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